Cerca
Cerca
+

De Angelis e gli anni di piombo? Sallusti: bisogna scrivere il futuro, non riscrivere il passato

Alessandro Sallusti
  • a
  • a
  • a

Ma si può trascinare il governo e il paese dentro una storia familiare che per quanto, come tutte le storie personali, meriti rispetto resta quella che è? Marcello De Angelis, oggi portavoce del governatore del Lazio Francesco Rocca, è un signore con un passato nell’estrema destra durante gli anni di piombo che lo portò alla latitanza, poi arrivarono la morte in carcere del fratello e un cognato arrestato. Bene, De Angelis pochi giorni fa ha pubblicamente sostenuto che il terrorismo di destra non c’entra con la strage di Bologna del 1980 scatenando reazioni a catena da parte della sinistra che sono arrivate a sfiorare il governo.

De Angelis può pensarla come crede - certo qualche prova andrebbe messa sempre sul piatto - forte del fatto che non sempre la verità giudiziaria (per quella strage sono stati condannati in via definitiva esponenti dell’estrema destra di allora) coincide con la verità storica. Bologna, ma pure Ustica passando per il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro restano misteri pur a fronte di sentenze che hanno indicato colpevoli non sempre considerati tali dall’opinione pubblica. Per esempio i tre condannati per l’omicidio del commissario Calabresi - i leader della sinistra estrema Sofri, Bompressi e Pietrostefani - ancora oggi si dicono innocenti spalleggiati, senza che la cosa desti particolare scandalo, da non pochi intellettuali e amici d’area. 

 

Il problema quindi non è quello del negazionismo personale assai diffuso anche a sinistra, è che pensiamo che chi oggi si è reso disponibile a partecipare all’avventura di governo della nuova destra deve essere consapevole che il passato va consegnato agli storici e i drammi familiari gestiti nel privato anche perché agli italiani, sia di destra che di sinistra, di queste diatribe interessa meno che niente. Ecco, noi vogliamo una destra che non perda tempo a riscrivere il passato aprendo ferite ancora non completamente rimarginate bensì sia concentrata a scrivere il futuro. Solo il tempo a volte riesce a ripristinare veritá sfuggite per caso o colpa ai contemporanei. Cercarle queste verità è un diritto oltre che un nobile scopo, ma ci si deve mettere nelle condizioni di farlo senza ripopolare di fantasmi il paese e soprattutto senza dare alle sinistre occasioni di ascolto che altrimenti mai avrebbe.

 

Dai blog