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Gasparri avvisa la Meloni: "Il governo cadeva un minuto dopo, non si ripeta"

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"In altri tempi sarebbe caduto il governo". Non ci va giù piano Maurizio Gasparri, segno che il caso della tassa sugli extraprofitti delle banche, misura fortemente voluta da Giorgia Meloni, continua a far "friggere" la maggioranza di governo. Prima di Ferragosto la premier ha impresso una improvvisa accelerazione sul tema, spiazzando gli alleati. In particolare, Forza Italia ha protestato sostenendo di non essere stata informata. Meloni ha ammesso la cosa, in una intervista al Corriere della Sera, spiegando di non aver avvertito il leader azzurro Antonio Tajani (vicepremier e ministro degli Esteri) "per non far girare la notizia". Lo stesso Tajani aveva poi annunciato che la misura sarà da studiare e da modificare in Parlamento, aprendo di fatto un "cantiere" nel centrodestra. 

 

 

 

Il senatore Gasparri, intervistato dal Quotidiano nazionale, non sembra nascondere una ancora viva irritazione tra le fila del partito fondato da Silvio Berlusconi: "In altri tempi per cose del genere un governo di coalizione cadeva il minuto dopo", avvisa. "Quando la premier avrà il 52% farà come vuole. Fino ad allora, finché ha il 27, almeno ai suoi vice lo deve dire. Così gira il mondo. Il metodo è stato sbagliato". "Una cosa così non si può ripetere", ribadisce il forzista al Qn, chiarendo che "era giusto intervenire" sul "divario tra interessi attivi e passivi".  "Noi critichiamo alcuni aspetti di merito e soprattutto di metodo", dice ancora l'ex ministro, perché "in un governo di coalizione le scelte si condividono".

 

 

 

Sul tavolo anche il nodo delle future alleanze alle prossime Elezioni europee. Si voterà nel 2024, ma la discussione sull'assetto strategico a Bruxelles rischia di avere conseguenze sulla politica italiana già dalle prossime settimane. "A ora sappiamo solo che Ppe sarà il primo partito e che il presidente Weber vuole realizzare una nuova maggioranza senza i socialisti", sottolinea Gasparri, che poi attacca Matteo Renzi che sembrerebbe intenzionato a lanciare una Opa (ostile) su Forza Italia e gli elettori berlusconiani: "È un mendicante della politica. Il suo unico futuro sono le conferenze a pagamento". Difficile, insomma, prevedere un dialogo politico tra i cosiddetti "moderati" di centro e centrodestra.

 

 

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