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Generale Vannacci, "sti quattro fr***i": la vergogna del Fatto e del rosso Paglia

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Almeno un merito, la becera vignetta di Mannelli in prima pagina sul Fatto quotidiano, ce l'ha: riassumere in un solo schizzo (di fiele) e in poche parole (al veleno) cosa pensano a sinistra del generale Roberto Vannacci e di tutto il centrodestra in generale. Ricapitoliamo: il militare ha pubblicato un libro controverso, Il mondo al contrario, con tesi forti su forze armate, omosessuali e immigrazione. Ovvia e immediata la levata di scudi dei progressisti, che hanno accusato il generale di razzismo e omofobia e accusato il governo di appoggiare lui e le sue idee. Chissà perché, visto che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha subito preso le distanze assumendosi la responsabilità di farlo trasferire. Non basta, però, perché l'equazione è facile facile: generale, ergo militare, ergo di destra, ergo razzista e omofobo. 

 

 



Una prova? La vignetta, appunto, sul Fatto: "L'audace colpo dei soliti noti", scrive in calce il vignettista di Travaglio, che ritrae il generale Vannacci con il classico basco amaranto della Folgore (altra equazione facile facile: parà, dunque fascista). Quindi l'immaginario, sgrammaticato virgolettato del militare: "M'hanno rimasto solo 'sti quattro froci...".



"M'hanno rimasto solo". Guarda qui la vignetta di Mannelli contro il generale Vannacci
 

Se non basta, ecco servite le dichiarazioni di Giovanni Paglia, esponente dell'Alleanza Verdi-Sinistra: "Se l'ultimo dipendente del più piccolo Comune italiano scrive un commento che non condividono, quelli della destra ne chiedono licenziamento immediato e lapidazione. Se però un generale dell'Esercito lancia una crociata omofoba, sessista, razzista e antisemita, in questo Paese può accadere che, troppi, esponenti della destra al governo scoprano la libertà di espressione. La realtà è che purtroppo ne condividono parola per parola". 

 

 

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