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Giorgia Meloni, Landini minaccia: "Fa bene a essere preoccupata"

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La Cgil è pronta a inviare una lettera alla premier Giorgia Meloni per chiederle di "convocare le parti sociali e aprire una trattativa vera dopo tanti tavoli finti sul rinnovo dei contratti, la crescita di salari e pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in una intervista a Repubblica mentre si prepara alla manifestazione del 7 ottobre a Roma con più di 100 associazioni laiche e cattoliche. 

 

 

 

"Fa bene la premier a preoccuparsi: la piazza sarà molto piena. E siamo pronti a usare tutti gli strumenti, compreso il referendum, per cancellare le leggi che creano precarietà". Preludio di sciopero generale in autunno? "Lo decideranno lavoratori, pensionati e giovani che consulteremo a settembre su un documento di proposte precise. Il loro voto ci darà forza per continuare la mobilitazione partita a maggio quando il primo confronto con la premier ha prodotto solo una serie di tavoli finti. Ci sono molte adesioni per il 7 ottobre e tanti ci dicono di andare avanti perché non si arriva alla fine del mese". 

 

 

 

Sull'incontro tra governo e opposizione in merito al salario minimo, Landini ha aggiunto: "E' importante che le forze politiche si occupino di retribuzioni e salari. Sono anni che lo chiediamo. Ma se il governo vuole affrontare seriamente la questione del lavoro povero allora non deleghi a nessuno, non si nasconda e convochi le parti sociali che in questi anni hanno firmato i contratti più rappresentativi. Lasciando fuori i sindacati e le associazioni senza rappresentanza. Questo vogliamo chiederle".

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