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Lollobrigida, "Schlein mi attacca? Forse dopo la vacanza...": come la smonta

Francesco Lollobrigida

Hoara Borselli
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«La sinistra in assenza di contenuti cerca pretesti per attaccare il governo e lo sta facendo anche adesso, strumentalizzando una frase estrapolata dal contesto, di cui ha completamente stravolto il senso. Direi un vizio reiterato per cercare di “distrarre le masse” dall’inconsistenza politica della stessa sinistra». Inizia così la nostra chiacchierata con il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che si trova oggi al centro di una grande polemica rispetto a questa frase da lui pronunciata «spesso in Italia i poveri mangiano meglio dei ricchi».

Ministro, partiamo così. Ci spieghi il senso della sua frase: «Spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi». Letta così può essere equivocabile.
«Mi permetta di fare una premessa prima di arrivare alla frase che mi viene contestata. Innanzitutto è importante contestualizzare dove è stata pronunciata questa frase. Mi trovavo in un convegno sulla sicurezza alimentare che è un tema estremamente importante visto che il comune obiettivo è quello di permettere a tutti gli esseri umani di mangiare cibo di qualità. A conclusione del mio intervento ho fatto questa affermazione: “Io considero incivile che si possa mangiare bene a seconda del censo”. Sul tema della sicurezza alimentare io punto ad offrire un’alternativa a quella strategia denominata “Cibo per tutti“, facendola diventare “Buon cibo per tutti”».

La qualità del cibo come fattore determinante?
«Assolutamente sì. Non è tollerabile pensare ad un mondo dove i ricchi possono mangiare cibo di qualità e immaginare che siccome la popolazione mondiale cresce, noi realizziamo cibi standardizzati, omologati, di bassa qualità, prodotti in laboratorio e rifilarli a chi non può spendere per acquistare buon cibo».

Qui arriviamo al paragone che dice essere stato strumentalizzato.
«Esattamente. Ora lo spiego per chi ha fatto finta di non capirlo. Noi siamo una nazione fortunata a differenza ad esempio degli Stati Uniti perché la varietà infinita di prodotti alimentari che possono essere acquistati direttamente dal consumatore a prezzo più conveniente, può permettere anche alle persone meno abbienti di non privarsi della qualità di ciò che mangiano. Facciamo un esempio con il pesce. Quello meno caro sul mercato è il pesce azzurro. Se una persona che può spendere poco lo acquista, non sta sacrificando la qualità del prodotto, anzi, paradossalmente anche se più economico, questa è maggiore rispetto a quella contenuta in altre tipologie di prezzo superiore. Ecco il senso della mia frase: “Il nostro paese offre talmente tante alternative alimentari che il consumatore non deve sacrificare la qualità di ciò che mangia in base alla sua capacità di spesa rispetto ad altre nazioni dove questo è molto più difficile”».

Nel suo intervento ha tirato in ballo gli Stati Uniti dove la realtà è molto diversa.
«Il paragone era infatti tra la diversità dei due paesi. In Italia se sei meno abbiente hai un maggiore possibilità di accesso alla qualità del cibo rispetto a nazioni come gli Stati Uniti. Lo dimostra la divaricazione sociale esistente: negli Stati Uniti i ricchi stanno fisicamente meglio, diciamo come noi italiani mediamente, mentre fra le classi meno agiate si registra una condizione di obesità quattro volte superiore alla media nazionale italiana. Parliamo di un sovrappeso che arriva al 70% della popolazione, per la maggior parte collocata nella fascia di reddito medio bassa che si alimenta soprattutto con prodotti confezionati e ipertrasformati».

La Schlein si è accodata alla polemica e si è lasciata andare a questa affermazione: “Il governo vive su un altro pianeta”. Cosa le risponde?
«La Shlein di ritorno dalle vacanze evidentemente non ha avuto il tempo di ascoltare l’intervento completo e si è limitata a commentare lo slogan. Quando c’è poco da dire di sé, si parla di altri. Oramai li conosciamo».

La sinistra vi contesta di non essere attenti ai poveri.
«Beh ci vuole coraggio! Come diceva il grande Montanelli “la sinistra ama talmente i poveri che quando va al potere li aumenta di numero”. Grazie a loro noi ci troviamo ad avere in Italia una condizione di persone meno abbienti che arriva purtroppo a cinque milioni e mezzo di famiglie. Voglio ricordare che mai come durante il mio mandato, il Ministero dell’Agricoltura è intervenuto a sostegno delle famiglie meno abbienti. Solo quest’anno sono stati spesi centoundici milioni attraverso il grandioso lavoro del terzo settore per aiutare i poveri e poverissimi in difficoltà attraverso prodotti che io ho preteso che fossero di qualità. Un provvedimento che garantisce acquisti di qualità da filiere garantite e per la maggior parte nazionali a differenza che nel passato. Basta gravi casi alimenti in scatolette provenienti anche da paesi UE con grassi in eccesso, che ho denunciato, pretendendo l’acquisto di prodotti di alta qualità italiana. Le famiglie meno fortunate hanno il diritto di mangiar bene e se i soldi degli italiani vengono spesi per sostenere il lavoro italiano ancora meglio».

Il suo Ministero ha previsto anche la “Carta Dedicata a te”, un sostegno molto apprezzato dalle famiglie coinvolte.
«Un aiuto a un milione e trecentomila famiglie che si sta dimostrando efficacissimo. Ad oggi sono stati spesi il 50 per cento dei cinquecento milioni messi a disposizione nell’ultima legge di stabilità a cui si sommano le scontistiche previste nell’accordo che ho realizzato con la grande distribuzione. Nessun ministero dell’Agricoltura prima di noi, aveva fatto interventi di carattere sociale di questa portata mettendo, lo ribadisco, la qualità dei prodotti al centro».

La sinistra non vi ha perdonato il cambio di rotta sul reddito di cittadinanza. Dite che volete fare cassa sui poveri.
«La sinistra farebbe bene a guardare i numeri e la realtà che ci restituiscono. Abbiamo raggiunto il più basso livello di disoccupazione degli ultimi anni, abbiamo emersione del lavoro regolare visto che il reddito incentivava quello in nero. Chiaro che c’è molto da fare per le famiglie in difficoltà. Il nostro governo è molto attento ai più poveri e farà tutto il possibile per non fare mancare loro ogni tipo di supporto e sostegno».

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