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Meloni, il sondaggio: "Da quando è al governo...", chi ha conquistato

Arnaldo Ferrari Nasi
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Negli ultimi dieci anni, la politica italiana, ha visto un elettorato alla continua ricerca di qualcosa di nuovo; fenomeno che ha portato singoli partiti a grandi successi, rivelatisi spesso però effimeri e poco duraturi. A partire da Matteo Renzi, neosegretario e rottamatore, che alle Europee del 2014 portò il Partito democratico al 41%, suo massimo storico, rapidamente poi tornato al modesto 19% delle Politiche del 2018.

I PRECEDENTI
Nello stesso anno Luigi Di Maio, oggi scomparso dalla scena politica , posizionò il Movimento 5 Stelle al 33% ma nel breve periodo iniziò a perdere consensi arrivando al 10% nei sondaggi del luglio/agosto del 2022. Mentre i grillini perdevano consenso, Matteo Salvini, con la sua “nuova” Lega, portava il partito al 34% nelle Europee del 2019. Dopo tre anni nelle politiche del 2022 la Lega ottenne il risultato deludente del 9%. Cosa aspettarsi da Fratelli d’Italia, il partito che ha vinto le ultime elezioni con il 26% e che dopo poche settimane, nei sondaggi, è salito intorno al 30%, mantendo largo consenso fino a oggi? Sia poco dopo il voto del 2022, che nei giorni scorsi, è stato chiesto ad un campione di elettori orientati su Fdi, il motivo di questa loro scelta. Il 39% (34% nel 2022) ha indicato la figura di Giorgia Meloni come l’elemento trainante del successo del partito. Una preferenza accentuata soprattutto dalle donne, mature e trasversali a livello di istruzione.

Il 22% (23% nel 2022, quindi stesso risultato) ha dichiarato che: «Fratelli d’Italia rappresenta i valori della destra politica italiana». Un “voto storico”, in cui si delinea una certa maggioranza di maschi, maturi, del Sud, più di destra che di centrodestra. Se calcoliamo il 22% del 30% dei sondaggi, otteniamo circa il 7% ovvero coloro che avrebbero votato Msi negli anni ’70 e che negli anni ’90 e 2000 sarebbero stati fedeli ad Alleanza Nazionale.Insomma, la comunità di destra, ricostituitasi dopo le vicende, post Pdl, del decennio passato. Le altre opzioni, che non devono essere trascurate, perché insieme valgono quasi due quinti del voto dato a Fratelli d’Italia sono tendenzialmente di chi non trova un’offerta politica alternativa «è l’unico partito che è stato sempre all’opposizione» dichiara il 9%; mentre il 26% sostiene che «tra tutti i partiti di oggi è il meno peggio». Quest’ultimo dato, viene ulteriormente confermato dal fatto che il 31% dichiara che voterebbe ancora Fratelli d’Italia anche se Giorgia Meloni non ne fosse più presidente, un dato ben superiore rispetto al 22% di fedelissimi.

GLI ELETTORI
Sono quasi tutti ex elettori della Lega, tra i 40 e i 60 anni, del Nord-Est. In conclusione, oggi la preferenza nel voto a Fratelli d’Italia sembra tenere, ma sembra anche essere fragile: da una parte molto legata alla figura di Giorgia Meloni, che però essendo premier, in un periodo complesso, rimane molto esposta; dall’altra, dovuta alla mancanza di offerta politica in alternativa nell’area del centrodestra che però è una causa esogena, non controllabile dal partito stesso.

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