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Generale Vannacci in politica? "Nato un movimento": chi lo guida

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Paola Natali
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Continua a fare discutere il caso del Generale Vannacci dopo l’uscita del suo libro e dopo aver cancellato la partecipazione alla kermesse politica a La piazza. Scende ora in campo il tenente colonnello in pensione Fabio Filomeni, incursore dei corpi speciali del 9° reggimento d’assalto Col Moschin, che oggi a Lamezia annuncerà la nascita del movimento culturale «il mondo al contrario». L’ex militare, con diversi missioni nel curriculum dall’Africa al Medio Oriente, aveva pubblicato un libro dal titolo “Morire per la NATO?” dove parlava della sua esperienza e del discutibile “modus operandi” della NATO. Andando sul sito ilmondoalcontrario.net si legge nella home che l’obiettivo del movimento è quello di «rimettere al centro la normalità della libertà» sottolineando che «La libertà è il principio che muove la storia e che rispetta l’individuo».

Diverse le sezioni presenti nel sito, nella pagina che fa riferimento a ciò in cui credono si sottolinea che «una società in cui la definizione di normalità è in mano a pochi e la maggioranza deve conformarsi alla minoranza, non è di certo la società per cui hanno lottato i nostri padri e i nostri nonni. Si tratta di una cultura repressiva» e come obiettivo futuro del neonato movimento culturale si fa riferimento al paese Italia sostenendo che «merita una prospettiva nuova, che affondi le sue radici in uno spirito di indipendenza intellettuale e in una libera e convinta volontà di dignità e prosperità».

Quattro sono gli ideali, del movimento culturale “mondo al contrario”: come primo punto rimettere in sesto il sentimento fraterno della Nazione e riscoprirne la tipicità ovvero «riscoprire quell’incredibile ricchezza di secoli di vicende, conquiste e sacrifici che ci sono stati tanto graziosamente consegnati dal sudore dei nostri antenati»; nel secondo punto si parla di riscoprire il legame del presente con il passato ovvero: «Riscoprire, il filo rosso della nostra mirabile cultura», il terzo obiettivo è quello di rispettarsi e rispettare dove si sottolinea che si deve «vivere e lasciar vivere le persone in una dimensione etica che rispetti la loro individualità, e che non renda fluide le identità imponendo un canone unico fatto su misura delle minoranze» ed al quarto punto si parla di razionalità e valore ovvero «le idee devono liberare ed elevare l’individuo, non appiattirlo assoggettandone lo spirito e la mente».

Non manca poi la sezione per mettersi in contatto dove è necessario lasciare i propri dati anagrafici. Il sito, più che un movimento culturale, sembra un neonato partito politico. Nel sondaggio proposto da termometro politico oltre un italiano su due (56%) non è d’accordo con le parole su omosessuali e immigrati rilasciate dal generale Vannacci. Tra questi, il 45,2% pensa che le sue idee siano incompatibili con un ruolo di rilievo nell’apparato statale di una democrazia. Il 32,1% difende il militare e approva il suo pensiero mentre il 5,8% pur condividendo le sue parole ritiene che in quanto generale non avrebbe dovuto esprimersi in quei termini. I consensi verso il generale aumentano tra chi ha già letto il libro (87,8%). Nella giornata di ieri il generale Vannacci ha ribadito che comunque non esclude il suo ingresso in politica «non chiudo la porta a nulla, la lascio sempre aperta» ed ha sottolineato che al ministro della Difesa Crosetto deve rispetto e disciplina. 

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