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Pil in calo, vergogna sinistra. L'ira di FdI: "Conte e Pd tifano contro l'Italia"

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Elly Schlein e Giuseppe Conte

Michele Zaccardi
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L’economia italiana frena più del previsto e nel secondo trimestre segna un calo dello 0,4% sui tre mesi precedenti. Le stime vengono dall’Istat, che però conferma una variazione positiva dello 0,4% sul 2022. Il nostro Paese risulta adesso sotto la media europea: +0,3% nel secondo trimestre, +0,6% sul 2022. La crescita acquisita si arresta allo 0,7%, al ribasso rispetto allo 0,8% stimato a luglio. A pesare, spiega l’istituto di statistica, è stata soprattutto la domanda interna, mentre il contributo delle esportazioni è nullo.

 

 

E intanto che il cantiere della manovra entra nel vivo, reso più complicato dal calo della crescita, scoppia la polemica politica con l’opposizione che attacca il governo. Giuseppe Conte cavalca la gelata dell’economia per dire che Giorgia Meloni dovrebbe «smettere di dare sempre la colpa a qualcun altro e, piuttosto, rimboccarsi le maniche per rimediare ai propri errori». «Fino ad oggi» aggiunge il leader del Movimento Cinque stelle, «si è vantata per la crescita del Pil italiano, che in realtà è letteralmente crollato a causa dell’inerzia e dell’incapacità del governo, che sta dilapidando l’eredità di crescita di quasi l’11 per cento nel biennio 2021-2022, frutto delle misure su cui ho investito quando ero al governo».

All’ex premier risponde il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: «Fanno sorridere Conte e i grillini vari schierati che, dopo aver strillato inutilmente dai balconi di aver cancellato la povertà, oggisi travestono da economisti commentando gli ultimi dati del Pil, attaccano il governo Meloni e tifano ancora una volta contro l’Italia». Foti sottolinea poi che il nostro Paese paga il rialzo dei tassi deciso dalla Bce ma rivendica «i dati occupazionali record». «Forse Conte è ancora provato dal fallimento del suo reddito di cittadinanza» aggiunge l’esponente di Fdi.

 

 

Sul tema è intervenuto anche il senatore del Pd, Antonio Misiani. «È tutta Europa a rischiare la stagflazione e l’Italia non fa eccezione, con buona pace della propaganda della destra» afferma il dem. «La prossima manovra di bilancio è chiamata a fare i conti con la realtà» aggiunge. Per Lucio Malan, presidente dei senatori di Fdi, «Giuseppe Conte e il Pd sono costantemente contro l’Italia e ora approfittano di una piccola flessione del Pil per attaccare il governo Meloni, che però è forte di sette mesi di crescita». Malan ricorda poi che l’Italia registra ancora «il record di occupati che non si verificava da un decennio a questa parte». Inoltre, aggiunge il senatore, «in poco meno di un anno il governo Meloni ha collezionato risultati che nessuno finora aveva raggiunto e che nemmeno il livore anti-italiano di Conte, dei Cinquestelle e del Pd potrà cancellare».

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