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Lollobrigida, "FdI ha il dovere di esserlo": messaggio agli alleati

Francesco Lollobrigida

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Il governo è compatto, pronto ad affrontare le prossime sfide. "Questa maggioranza è unita. Non ho mai visto un litigio in Consiglio dei ministri, non una divisione. Non credevo fosse possibile", spiega il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in una intervista a Il Corriere della Sera. Quindi lancia un forte invito all’Europa: "Serve un salto di qualità. Esistono regole che potevano essere efficaci in altri tempi, ma che oggi vanno adeguate alle contingenze. Tanto più tenendo conto che l’Italia, tra i grandi, ha oggi il governo più solido: un bene per tutta la Ue". Il ministro si dice "realista. È doveroso essere prudenti nel giudicare le condizioni che ci attendono ma sappiamo che questo governo - di persone serie a partire dalla premier e dal ministro Giorgetti - saprà lavorare a testa bassa per superare le criticità ereditate come quelle contingenti".

Non sembra tuttavia che dall’Europa ci sia grande disponibilità a modificare le regole del Patto di stabilità. "Noi contiamo sulla ragionevolezza. Non si può non tenere conto di una situazione internazionale - dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella alimentare per il blocco del grano che ha creato instabilità in Africa e una spinta immigratoria sempre più disperata - e nazionale, come il disastro ambientale in Emilia-Romagna. Come il commissario Gentiloni auspichiamo il dialogo. Noi siamo politicamente un Paese stabile, con fondamentali non negativi, si vede dai dati dell’occupazione, dello spread, della Borsa, non credo convenga a nessuno non trovare soluzioni soddisfacenti".

 

Ma la maggioranza, prosegue Lollobrigida sarà in grado di reggere a una manovra che richiederà sacrifici: "Già domani mattina (oggi 4 settembre, ndr) ci vedremo io e Donzelli per FdI, Calderoli e Locatelli per la Lega, Gasparri e Battistoni per FI, Lupi e Cesa per Noi moderati per iniziare il lavoro in vista delle varie tornate amministrative di primavera. Non vogliamo perdere tempo, ma muoverci uniti: è un segnale chiaro. La Lega ha le proprie proposte, è legittimo. Ci penseranno la presidente Meloni e il ministro dell’Economia a fare sintesi". Adesso Fratelli d'Italia, conclude il ministro, "ha il dovere di essere il partito centrale, l’architrave della coalizione, senza mire egemoniche come dimostrano le nomine fatte tutte senza manuale Cencelli". 

 

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