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Marta Fascina non si fa vedere: il messaggio che scuote Forza Italia

Salvatore Dama
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Emozione tanta. Anche lacrime, quando la platea ricorda Silvio Berlusconi. Però Forza Italia deve sforzarsi di guardare avanti per assicurarsi un futuro, che alcuni chiamano sopravvivenza. L’orizzonte sono le elezioni europee, vero spartiacque nella nuova storia azzurra post-berlusconiana. E allora il movimento fondato dal Cavaliere riparte dai giovani. A Gaeta. Sulla spiaggia. Ce ne sono un migliaio per la prima grande kermesse del partito dopo la fine dell’ex presidente del Consiglio. E c’è anche un ritorno, quello di Marta Fascina. Non in presenza: la compagna del Cav invia un messaggio che viene letto al pubblico presente.

C’è invece Antonio Tajani, il segretario del partito indossa una t-shirt raffigurante un Silvio sorridente. In pochi minuti le magliette vanno esaurite. Se ne dovranno stampare altre. «Ci sono più di mille giovani», spiega il ministro degli Esteri, «ed è la dimostrazione che godiamo di ottima salute». Il partito si sta preparando alle Europee «con la convinzione di poter ottenere un buon risultato, anche per rendere omaggio a Silvio Berlusconi, che ha sempre spinto a dare il massimo». L’evento di Gaeta, che durerà per tre giorni fino a domenica, riprende la tradizione di Everest, manifestazione giovanile che negli anni si è svolta in Puglia. «Poi», aggiunge Tajani, «ci sarà anche un’altra tre giorni del partito dal 29 settembre al primo di ottobre a Paestum, il 29 ci sarà il Berlusconi day», che cade nel giorno del compleanno del leader scomparso. «Ma oggi si ricomincia guardando al futuro, perché siamo ottimisti e abbiamo una nuova classe dirigente, che inizia sui territori e può arrivare a governare il Paese».

 

 


STANDING OVATION
Una lunghissima standing ovation ha accompagnato il ricordo di Silvio Berlusconi fatto sul palco della festa. Il lungo applauso tributato dalla platea dopo le parole di Tajani, Maurizio Gasparri e del sindaco di Gaeta è stato accompagnato dal coro «Silvio, Silvio» della platea. Perché proprio la cittadina laziale lo spiega Gasparri: «Innanzitutto è un luogo bellissimo, ricco di storia del Tirreno, del Mediterraneo, dell’Italia. Poi abbiamo insistito perché si facesse sulla spiaggia, in uno scenario azzurro che più “Azzurro Libertà” (il titolo della festa, ndr) non si può. Forza Italia in questi giorni sarà nel cuore dell’Italia per essere nel cuore degli italiani», conclude il senatore forzista. Viene letto il messaggio di Marta Fascina: «Cari amici, giovani berlusconiani, avrei voluto essere lì con voi, ma in me è ancora troppo forte il dolore perla tragica scomparsa dell’uomo che ho amato, che amo e che amerò per l’eternità».
L’invito della deputata azzurra è di sognare «un’Italia più moderna, più efficiente, più veloce, più verde, più digitale, un’Italia più a misura di un giovane del terzo millennio, un’Italia più orgogliosa della propria storia, della propria identità, della propria bandiera, dei propri simboli. Un’Italia libera dall’oppressione fiscale, libera dall’oppressione burocratica, libera dall’oppressione giudiziaria». Berlusconi, ha ricordato Fascina, «nella sua carriera imprenditoriale e politica non ha mai esitato a investire sui giovani, il giusto connubio tra esperienza e innovazione è stato il mantra del suo impegno».

LE RIFORME
Presenti, tra gli altri, in questa prima giornata di dibattiti, il ministro Elisabetta Casellati. Ha assicurato che le riforme «sono sul tavolo dei leader» e «le approveremo nel primo consiglio dei ministri possibile». Deborah Bergamini nel suo intervento ha ricordato Berlusconi: «Aiutare l’altro a splendere, perché nell’altro lui vedeva se stesso e quindi voleva che fosse felice. Questa è stata la sua grandezza. Se splendi tu splendo anche io». Il capogruppo alla Camera Paolo Barelli si è rivolto ai giovani in platea: «L’Italia ha bisogno di voi per costruire una classe dirigente capace e seria, che vuole il bene del nostro Paese e può affrontare le difficoltà che l’Italia sta vivendo. Siamo qui per una due giorni all’insegna della libertà e della partecipazione». 

 

 

 

 

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