Giorgia Meloni, la testimone di una nuova fase: il fondo di Mario Sechi
C'è chi vuole imporre il caos e rovesciare l'ordine mondiale. Lo ha detto a chiare lettere la premier Giorgia Meloni nel suo intervento all'Onu, aprendo gli occhi a chi ancora si illude di vivere nel mondo nato dopo lo choc del 1991. La fine dei due blocchi della Guerra Fredda, il trionfo del capitalismo e del globalismo oggi appaiono non più come la "fine della storia", ma come l'inizio di una nuova fase. Di cui Meloni e l'Italia, per motivi geopolitici, sono i "testimoni" privilegiati se così si può dire.
"L'Africa sub-sahariana è implosa, gli shock geopolitici sono multipli, le migrazioni non sono episodi, ma romanzi di generazioni", scrive Mario Sechi nel suo editoriale su Libero. L'intelligence italiana da mesi aveva informato della crisi della Tunisia, della presenza e degli interessi della Wagner nell'area, sovrapposti a quelli dei trafficanti di esseri umani. "Lo scenario è chiaro, le soluzioni sono complesse, le promesse facili restano nel libro dei sogni", suggerisce il direttore di Libero. Ma voltarsi dall'altra parte e fare finta che nulla sia cambiato rischia solo di farci trovare impreparati quando verremo travolti dalla Storia con la s maiuscola.
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