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Mannheimer smonta le balle di Formigli: "Il 53% contro Meloni?"

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Il 53,8% degli italiani valuta negativamente il governo di Giorgia Meloni. Messa giù così, sembra che l’opinione sull’esecutivo sia pessima, ma ci ha pensato Renato Mannheimer a fare ordine tra la propaganda di Corrado Formigli. Intervenuto a PiazzaPulita, su La7, il sondaggista ha dato le giuste chiavi di lettura: “Occorre dire che il 46,2% di giudizi positivi non è male, anzi è un dato piuttosto elevato”. 

 

 

Mario Draghi prendeva di più a suo tempo - ha proseguito Mannheimer - ma tanti altri hanno preso di meno. Il gradimento è più alto tra gli anziani mentre i giovani sono meno solidali. Nel Sud ci sono più problemi che al Nord, ma è interessante che tra gli elettori di centrosinistra il 14%, che non è pochissimo, ha dato un voto positivo al governo”. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, Fratelli d’Italia è sempre il primo partito italiano con grande distacco: è rilevato al 28,9%. Alle sue spalle il Pd al 19%, seguito dal Movimento 5 Stelle al 16,8%. 

 

 

Di poco sotto la doppia cifra la Lega (9,8%), poi Forza Italia (6,7%), Azione (3,9%), l’alleanza Verdi-Sinistra (3,4%), Italia Viva (2,9%) e +Europa (2,5%). “Se si fa la somma il centrodestra prende il 46,1% - ha spiegato Mannheimer - mentre il centrosinistra se si mette insieme al M5s arriva al 42%. In qualche modo questa differenza si può recuperare, tenendo conto che c’è un 10% di partiti che si può muovere e un 30% di elettori che non si vuole esprimere. Al momento però il centrodestra è molto avanti nel Paese”. Tra l’altro non è così scontato che il centrosinistra si unisca: in questo senso Elly Schlein potrebbe svolgere un ruolo importante per portare il M5s nel cosiddetto campo largo. Al tempo stesso, però, dem e grillini sono in competizione dal punto di vista politico, trovare una sintesi non sarà facile. 

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