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Lega, "no alla censura": attacco alla Ue in difesa di Elon Musk

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"Siamo stupiti e preoccupati per le parole intimidatorie e i toni da autorità giudiziaria rivolti dal commissario Henry Breton a Elon Musk in merito alla piattaforma X": a dirlo è la Lega al Parlamento europeo. Sullo sfondo il botta e risposta delle scorse ore tra il commissario europeo al mercato unico e il numero uno dell'ex Twitter. Il primo, infatti, accusa il secondo di veicolare contenuti falsi sulla guerra in Israele; mentre il secondo nega tutto e invita l'Ue a elencare le presunte violazioni individuate sulla piattaforma.  

"Quanto accaduto nelle ultime ore purtroppo conferma tutti i nostri dubbi e paure sul Digital Service Act che, invece di favorire la libertà di espressione, rischia di essere usato come mezzo di censura - spiega ancora la Lega -. Speriamo che le istituzioni europee non saranno usate in modo strumentale per prendere di mira chi non piace all'Ue o per limitare la libertà di parola dei cittadini". Elon Musk sembra aver apprezzato il sostegno del Carroccio e lo ha dimostrato mettendo like al tweet che elogia la Lega per la sua posizione.

 

 

 

Alla richiesta di Musk di elencare le violazioni individuate, Breton ha poi risposto: "Siete ben consapevoli delle segnalazioni dei vostri utenti e delle autorità sui contenuti falsi e sull'esaltazione della violenza. Sta a voi dimostrare che mantenete le parola. Il mio team rimane a disposizione per garantire la conformità al Dsa (Digital service act, ndr), che l'Ue continuerà a far rispettare rigorosamente".

 

 

 

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