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Forza Italia, morosi fatti fuori: ecco chi può saltare

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La stretta sui morosi in Forza Italia si fa sempre più stringente: i contributi al partito, infatti, andranno versati ogni mese. E non solo: chi non paga non solo rischierà la decadenza dagli incarichi, ma anche le future ricandidature. Questa è la misura approvata dalla segreteria nazionale del partito che si è tenuta ieri, sabato 21 ottobre, sotto la presidenza di Antonio Tajani, leader in carica.

Tajani ha licenziato tre regolamenti in vista del congresso che si terrà a febbraio a Roma. I regolamenti riguardano lo svolgimento dei congressi delle grandi città, quelli provinciali e infine il regolamento, appunto, per il contributo degli eletti.

Tra le novità in Forza Italia, come riporta il Corriere della Sera, anche la partecipazione diretta degli iscritti all'elezione dei delegati. Qualche malumore nel partito per lo stop al tesseramento a fine ottobre: una corrente azzurra, infatti, avrebbe voluto prolungare i tempi in vista del congresso.

 

Per inciso, i congressi provinciali inizieranno a novembre. Per quel che riguarda il congresso nazionale, un gruppo di lavoro, dopo l'ok in assemblea, si occuperà della stesura delle regole per lo svolgimento. Infine, per quel che riguarda i versamenti al partito, si apprende che saranno esonerati dagli obblighi contributivi i parlamentari che raccoglieranno fondi pari a 15mila euro e amministratori regionali in grado di raccogliere 8mila euro per le casse del partito.

 

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