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Migranti in Albania, la vendetta del Pd: "Cacciare Edi Rama"

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"Come facciamo a dargli del fascista?". Qualche ora fa Daniele Capezzone ironizzava sulle difficoltà della sinistra italiana nell'attaccare il premier albanese Edi Rama, "colpevole" di aver siglato il patto sui migranti con la collega Giorgia Meloni. Il direttore editoriale di Libero forse non poteva immaginare che i democratici di casa nostra ne sanno una più del diavolo. Semplice: far fuori il "compagno" di Tirana dal gruppo dei socialisti europei. 

Lo riferisce Repubblica, secondo cui domani al vertice del Pse di Malaga i dem italiani chiederanno l'espulsione del Pssh, il partito di sinistra guidato dal leader albanese. Capofila formale della rivolta Peppe Provenzano, secondo cui il trattato Roma-Tirana "ha tradito i nostri valori". D'altronde, da Bonelli a Riccardo Magi le parole d'ordine subito dopo la firma sono state "deportazione" e "Guantanamo". In attesa che qualcuno a Bruxelles si attivi per invalidare tutto, questa la speranza al Nazareno e dintorni, a Rama non resta che difendersi dall'assalto degli amici: "Rispettiamo il diritto, anche altri Paesi ci avevano chiesto aiuto". 

 

E intanto l'assedio della stampa progressista al cattivo Edi prosegue sulla Stampa, che ospita una lunga intervista a Sali Berisha, ex premier ed ex presidente dell'Albania ma soprattutto principale esponente dell'opposizione e avversario di Rama. "Lui è in grandissima difficoltà, perché lui deve salvarsi la pelle - attacca dalle pagine del quotidiano torinese -. È implicato in superscandali internazionali. Solo per questo ha fatto l'accordo con Meloni. Ma tanto questo centro non partirà". 

"Stimo la premier Giorgia Meloni, con la destra italiana abbiamo una vecchissima amicizia - prosegue Berisha -. Ma devo dire agli italiani e al vostro governo che state sbagliando e questo accordo sui migranti non serve a nulla. Vi state facendo ingannare da quello che chiamate alleato, ma che fa tutto questo solo per tornaconto personale". 

 

L'accordo con l'Italia "è un'operazione tenuta nascosta dal premier, che va contro i diritti umani dei migranti. Inoltre, fa aumentare moltissimo la xenofobia in una nazione che invece è accogliente, ma non si può permettere questo peso. I centri per i profughi hanno portato grandi problemi ovunque, dalla Grecia all'Italia, alla Spagna, al Nord Europa. Attirano violenza, e il minimo problema qui sarà più difficile gestirlo, per voi e per noi".

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