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Pd, Annalisa Corrado: "Ultima generazione? Azioni sacrosante, non sono criminali"

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Il programma economico del Pd? Lo scrive Ultima generazione. Al Nazareno, forse, non basta seguire i diktat degli ultrà "verdi" in termini di politiche ambientaliste. Come spiega Luciano Capone sul Foglio, infatti, i democratici "seppure con qualche cautela e molti giri di parole" sono "l’unica forza politica ad appoggiare la proposta di Ultima Generazione di tagliare i Sussidi ambientalmente dannosi (Sad)".

Beatrice Pepe e i compagni di lotta anti-inquinamento chiedono di eliminare otto Sad, controvalore di circa 5 miliardi di euro. Di queste, sottolinea il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, "solo tre sono le misure che potrebbero generare un gettito significativo: l’aumento di 11 centesimi delle accise sul gasolio (3,4 miliardi di euro), l’eliminazione delle agevolazioni sui fringe benefit per l’uso promiscuo delle auto aziendali (1,2 miliardi), la soppressione degli sgravi sull’uso di gasolio e gpl per il riscaldamento in Sardegna e altre zone climaticamente svantaggiate (150 milioni)".

 

 

La conferma dell'alleanza programmatica arriva direttamente da Annalisa Corrado, responsabile Ambiente del Pd: "Abbiamo interagito più volte con il coordinamento di Ultima Generazione anche sottolineando quanto le loro battaglie siano sacrosante nel merito e non vadano criminalizzate nel metodo". Al Nazareno, insomma, sembrano far spallucce di fronte alle decine di plateali manifestazioni "green" che vanno dal disturbo dell'ordine pubblico all'occupazione di strade (con interruzione del traffico annesso) fino agli episodi più gravi di imbrattamento di edifici storici e opere d'arte. "Ragazzate", evidentemente. "Per il partito di Elly Schlein - chiosa Capone - la legalità ha un valore secondario rispetto alla riduzione delle emissioni".

Dal punto di vista politico, quella del Pd è "una linea tanto legittima quanto discutibile, ma certamente ipocrita. Perché gli attivisti di Ultima Generazione rischiano in prima persona, i dirigenti del Pd no", sottolinea ancora il puntuto giornalista del Foglio. "Se ritengono giusti gli obiettivi e legittimo il metodo di protesta gli esponenti dem, a partire dalla segretaria Schlein, dovrebbero partecipare ai blocchi stradali, perché darebbero maggiore peso politico alla protesta e in virtù dell’immunità parlamentare sarebbero anche più tutelati dei giovani ecoattivisti".

Nel merito, Corrado conferma il punto d'incontro, per esempio, sull'aumento delle accise sul gasolio. Un salto di qualità in una proposta fin qui fumosa da parte del Pd, che ha sempre trattato in Parlamento l'abolizione dei Sad "proprio come la lotta all'evasione", ironizza Capone, una sorta di "passpartout per coprire le spese più disparate, dai prepensionamenti alla sicurezza stradale, fino alle startup" ma senza mai scendere nello specifico. 

 

 

E dire che ai tempi del governo di Mario Draghi, il Pd guidato da Enrico Letta aveva sostenuto la scelta del premier di usare più di 93 miliardi di euro per finanziare sconti sui prezzi dell’energia elettrica, del gas e dei carburanti. "Cioè, in gran parte, sussidi ambientalmente dannosi", prosegue Capone ricordando che all'epoca il viceministro dell’Economia era l’attuale responsabile economico del Pd Antonio Misiani, "che si è battuto non solo per difendere questi sgravi, ma addirittura per prorogarli: quando, l’anno scorso, la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti hanno ritenuto che i prezzi energetici fossero rientrati entro i limiti della sostenibilità e hanno deciso di non rinnovare gli sconti".

Siamo di fronte allora allo stesso partito che pochi mesi fa "si batteva per spendere 1 miliardo al mese per ridurre le accise" e che "oggi vuole alzarle per estrarre 3,4 miliardi dagli automobilisti"? Miracoli di Ultima generazione. 

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