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Torino, il corteo degli studenti dà fuoco all'immagine dell'assessore, rabbia FdI

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Scontri e tensioni oggi 17 novembre durante il corteo di Torino degli studenti. I manifestanti hanno dato alle fiamme un manifesto elettorale dell'assessore regionale piemontese Maurizio Marrone di Fratelli d'Italia, in corso Vittorio Emanuele. Quindi hanno gridato lo slogan minaccioso in stile Anni Settanta: "Marrone fascista sei il primo della lista".

E non finisce qui. Durante il corteo gli antagonisti hanno imbrattato con della vernice rossa le sagome della premier Giorgia Meloni e del leader israeliano Benjamin Netanyahu, in cui i due si stringono la mano.

 

Intorno alle sagome sono state accese delle torce rosse da segnalazione e fumogeni rossi. "Questo è il rosso del sangue che Israele sta versando sterminando il popolo palestinese", ha detto uno speaker al megafono. "L'Italia è complice delle stragi volute da Israele". Le sagome imbrattate sono state poi messe alla base del monumento a Vittorio Emanuele II.

"I roghi in piazza dei centri sociali non ci hanno mai intimidito quando eravamo forza di opposizione, non lo fanno ora che stiamo realizzando al governo del Piemonte e della Nazione le conquiste sociali richieste dagli Italiani che ci hanno votato, da Scelta Sociale a Vita Nascente. Non ci faremo intimidire mai. Avanti senza paura", ha tuonato Marrone.

 

"Le immagini del falò con il manifesto elettorale che ritrae il volto del nostro assessore Maurizio Marrone sono di una violenza spudorata. La sinistra prenda le distanze da questa aggressione intollerabile e da slogan che richiamano anni che non vogliamo più vivere", afferma in una nota Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. " Chi sta in silenzio fomenta coloro che non sanno stare sul piano del confronto delle idee e infatti sono i professionisti della prevaricazione. A Maurizio va tutta la nostra solidarietà certi che continuerà a battersi per il nostro programma senza farsi intimidire da chi non riuscendo con le polemiche a zittirlo è passato a metodi violenti".

 

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