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Bruno Vespa, il fango del "Fatto": "Contratto stracciato con la Rai"

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"Propaganda per Giorgia Meloni" e "contratto stracciato con la Rai". Quello di Giovanni Valentini su Bruno Vespa più che un commento sembra un regolamento di conti, una colata di fango contro il conduttore di Porta a porta.

L'editorialista del Fatto quotidiano si chiede: "Che cosa accadrebbe se Fiorello, dai microfoni di Radio 2, si schierasse a favore del premierato proposto da Giorgia Meloni? Oppure se Amadeus, dallo studio televisivo di Affari tuoi o magari dal palcoscenico di Sanremo, facesse altrettanto?". 

 

 

Il paragone sembra balzano eppure, spiega Valentini, è lo stesso Vespa che "pretende di essere considerato artista per salvaguardare il suo lauto cachet". L'accusa è quella di aver utilizzato un account social della trasmissione di Rai 1 "per diffondere un comizio a sostegno dell'avventurosa riforma costituzionale che la premier sottopone alle Camere". Inaccettabile, secondo il Fatto, che già pregusta la capitolazione della Meloni in un eventuale referendum. "Una sconfitta in Parlamento o, peggio ancora, in una consultazione popolare, potrebbe risultare fatale per la 'Dama nera'", prevede Valentini. 

 

 

Ma torniamo a Vespa: secondo l'editorialista ex Repubblica la premier starebbe volando nei sondaggi "con l'accondiscendenza della tv pubblica e privata e di gran parte della stampa padronale". Altre bordate a Vespa che "non contento di intrattenere i suoi ospiti nel salotto di Porta a Porta tre sere alla settimana, e di consumare la 'sveltina' quotidiana in Cinque minuti dopo il Tg 1 delle 20, il tenutario della cosiddetta 'terza Camera' s'è lanciato in una esternazione propagandistica che rappresenta un precedente pericoloso per tutta la Rai". 

Secondo Valentini è in ballo addirittura "il futuro della democrazia in Italia", e ti pareva, "al pari del referendum tra monarchia e Repubblica del 1946". Quindi altra domanda malandrina: "Cosa accadrebbe se lui stesso o qualunque altro conduttore o 'artista' della Rai si pronunciasse contro la proposta del premierato meloniano?". Insomma, una bella bavaglia sarebbe preferibile. Alla faccia della libertà di pensiero (e di commento).

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