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Calenda provato dall'intervento: "Sbudellato come un merluzzo, 150 punti"

 Carlo Calenda

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Carlo Calenda ha subìto un intervento chirurgico - non meglio specificato - che era stato programmato da tempo. "Come sto? Sto come uno che è stato aperto come un merluzzo. Mi hanno messo 150 punti. Sono ancora un po' provato, ma ci tenevo almeno a dare un saluto", ha detto il leader e segretario di Azione, commentando, in video collegamento a Linkiesta Festival al Teatro Parenti di Milano, l’operazione. "Sono reduce da un intervento in cui praticamente mi hanno sbudellato e non ce la facevo a venire fin lì…". 

Quindi Calenda, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, scrive un messaggio sui social: "La violenza contro le donne non è una violenza come tutte le altre perché nasce da specifiche e ben identificabili cause sociali e culturali. In Italia e in Ue le donne sono ancora ’figlie di un Dio minore' e sebbene negli ultimi cinquant’anni siano stati fatti passi da gigante, i dati socio-economici dimostrano quanto la strada verso una piena emancipazione sia ancora lunga. La più grande rivoluzione della storia umana - metà del mondo che per la prima volta si affaccia alla piena libertà e acquisisce la condivisione del potere - determina controrivoluzioni violente. I femminicidi sono anche questo".

"Se in Occidente la rivoluzione - nata grazie alla forma che si sono date le democrazie liberali - è ancora in corso in molti Paesi islamici viene duramente repressa e soffocata: dall’Iran all’Arabia Saudita; da Gaza a molti paesi dell’Africa subsahriana", prosegue il leader di Azione. "Oggi saremo in piazza anche per le donne di questi paesi. L’Occidente non è il nemico della causa femminista ma il luogo dove le sue istanze possono continuare a produrre cambiamenti. Il lavoro comune per completare questa rivoluzione sarà tanto più veloce in quanto la lotta per i diritti delle donne non diventerà un altro capitolo di un’agenda settaria e di parte. Questo è lo sforzo che tutti dobbiamo fare: ampliare la consapevolezza, non strumentalizzare l’emergenza. Per questo noi di Azione ci batteremo".

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