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Crosetto e la magistratura, lo sfogo: "Dovrei avere paura?"

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Le parole di Guido Crosetto sulla magistratura hanno sollevato un polverone senza fine. Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro della Difesa ha parlato di alcuni settori della magistratura che starebbero cercando di contrastare il governo di Giorgia Meloni: "A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a 'fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni' - ha detto Crosetto -. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee...". 

Le riflessioni del ministro hanno scatenato il caos totale, con le opposizioni pronte ad attaccare. Di fronte a tutto questo, oggi Crosetto ha deciso di dire la sua in un post sul suo profilo su X: "Una risposta al fondo di un’intervista su tutt’altro. Una risposta nella quale racconto una cosa riferitami. Una preoccupazione, non un attacco. Dico che voglio riferire al Parlamento. Vengo attaccato, insultato, minacciato, offeso. Preventivamente. Dovrei avere paura? Non ne ho".

 

 

Ad attaccarlo è stato, tra gli altri, il leader di Azione Carlo Calenda. A cui Crosetto ha risposto ieri via social: "Tabacci e Calenda dicono cose tipo: ’chiacchiere in libertà, cose da bar sport, se fosse vero Crosetto dovrebbe agire di conseguenza'. L’ho fatto. Ho parlato al Corriere e ho detto di essere pronto a riferire in Parlamento ciò che mi è stato riportato. In democrazia si fa così".

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