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Giorgia Meloni, lo sfogo: "Attacchi su questioni personali senza pietà"

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"Bè di segreti ne ho davvero pochi, ormai la mia vita è tutta in piazza...". Giorgia Meloni scherza così, ai microfoni di Rtl 102.5, ma nella sua intervista a 360 gradi la premier non manca di criticare chi l'ha attaccata sul piano personale. "Diciamo che delle volte si è parlato senza pietà delle mie questioni personali... Però, alla fine, elmetto in testa e si combatte". Più auto-ironico il commento alla nuova classifica, quella di Forbes, che la piazza ai vertici come donna di potere nel mondo: "Si figuri come siamo messi...". 

Ai microfoni di Non Stop News, Meloni parla di un 2023 come "anno tosto, è accaduto tutto quello che poteva accadere, ma affrontiamo ogni problema nel modo più serio e pragmatico possibile nell'interesse dei cittadini italiani. Nel disastro che ci stiamo trovati a gestire, i risultati che arrivano raccontano di un lavoro serio". Quindi, a ruota libera, ha affrontato ogni nodo politico sul tavolo. 

Salario minimo - Dopo la bagarre alla Camera di ieri, spiega la premier, "L'opposizione mi fa sorridere" visto che "hanno avuto 10 anni e non l'hanno mai fatto". Una stoccata da parte del presidente del Consiglio anche ai sindacati, cui chiede di "essere più coerenti, Mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di cinque euro all'ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata". Al segretario della Cgil Maurizio Landini fischieranno le orecchie. 

Migranti - "Non so perché la sinistra contesti" l'accordo con l'Albania sulla gestione dei migranti "penso perché sperano che noi non risolviamo il problema. E' un accordo innovativo, utile e credo possa rappresentare un precedente se funziona bene".

Giustizia - "E' evidente che c'è una piccola, ma rumorosa, parte della magistratura che ritiene di dovere fare altro rispetto al suo ruolo, come disapplicare provvedimenti quando c'è un governo che non lo condivide. Questo è un fatto ma si cerca di costruire uno scontro con la magistratura che non c'è".

Premierato - La riforma sul premierato "è quella da cui dipendono tutte le altre e so che faranno di tutto per impedirla. Penso che si andrà al referendum e lo chiederemo agli italiani". "So che ci sarà tanta gente che si muoverà  contro, ma saranno gli italiani a decidere se vogliono essere padroni del proprio destino o se vogliono farlo fare a chi ha pensato di essere padrone delle istituzioni e non lo era".

Violenza sulle donne -  "Esistono uomini che non accettano l'emancipazione, la libertà delle donne, non accettano dei no. E' l'elemento alla base del problema che vediamo e dobbiamo combattere ogni giorno".  "Amore tossico, patriarcato? Sì, ma io penso che il problema vero sia l'assenza di cultura, la crisi che vivono le famiglie, il nostro sistema educativo, quanto il Covid ha impattato sulle nuove generazioni e l'incapacità di socializzare. I social media, messaggi improntati al nichilismo, al sesso facile, ai soldi facili. Voglio ribadire alle donne italiane: noi siamo libere e non è normale avere paura di un uomo che dice di amarvi, chiamate il 1522, il numero anti-violenza: le istituzioni ci sono". 

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