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Giovanni Donzelli, smontato il piano sinistro: "Ue? Si decide dopo il voto"

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Giovanni Donzelli mette in chiaro le cose: su chi governerà l'Europa si parlerà solo dopo il voto del 2024, non prima. In un'intervista al Corriere, Donzelli mette in chiaro le cose. Sul fronte delle alleanze in Europa e un possibile appoggio futuro a una nuova maggioranza Ursula, sottolinea che "pensare di stabilire chi governa prima del voto è mancanza di rispetto verso gli elettori. Noi proviamo a far crescere la famiglia dei conservatori di cui Giorgia è leader, per essere il perno della nuova maggioranza e far diventare ininfluenti le sinistre". Poi sull'ipotesi Draghi a capo della Commissione afferma: "Ho letto smentite, non ha senso che sia io a parlare al suo posto", la risposta.

Quanto a tensioni tra gli alleati di Governo, Donzelli fa notare che "in questa legislatura mai un parlamentare di centrodestra ha votato in dissenso. Se la sinistra si illude di tornare al governo con scorciatoie, senza il consenso degli italiani, va a sbattere contro un muro. FdI, Lega e FI non sono sovrapponibili, ma perfettamente compatibili".

 

 

E aggiunge: "Ancora non abbiamo iniziato a lavorare alle liste, ora pensiamo agli italiani con l’approvazione della legge di Bilancio. L’approveremo il prima possibile, nei tempi necessari e utili all’Italia", dice alla domanda se Giorgia Meloni sarà capolista alle prossime europee. Infine precisa: "Il premier Giorgia Meloni non ha fatto alcuna svolta moderata. L’unica svolta è nella sinistra che la raccontava come un’estremista irresponsabile, invece ha dimostrato che è molto più capace di chi la criticava". 

 

 

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