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Roberto Gualtieri, "lei è comunista?": come risponde il sindaco

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"Tutti sanno cosa ho votato al Congresso, ma dal giorno dopo la sostengo": Roberto Gualtieri lo ha detto ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio 1 a proposito della segretaria del Pd Elly Schlein. Il sindaco di Roma, poi, ha spiegato che non è così negativo il fatto che alcuni considerino la dem troppo di sinistra: "Non è una cosa negativa per un partito di sinistra. Il Pd è un partito riformista, di centrosinistra, dei socialisti europei".

Quando gli è stato chiesto se sia ancora comunista, lui ha risposto: "Sono membro di un partito socialista europeo, sono stato nella Fgci, nel Pci, domani inauguriamo una bella mostra su Berlinguer. Sono orgoglioso delle mie radici nella storia della sinistra italiana, in Gramsci, nell'originalità di quell'esperienza. Canta "Bandiera Rossa"? Gli hanno domandato alla fine. E Gualtieri ha replicato: "Non oggi ma perché no?". Insomma, orgoglioso di essere comunista. Contento lui...

 

 

 

Più tardi, arrivando alla manifestazione di FdI a Roma, Atreju, il sindaco ha commentato l'assenza della leader dem: "Elly Schlein ha fatto bene perché è la leader nazionale e c'è una posizione precisa, io sono il sindaco e per me c'è un dovere istituzionale e l'opportunità di esprimermi e dire la mia sull'autonomia differenziata, su cui ho una posizione molto critica. Quindi credo sia giusto partecipare a questo dibattito e far sentire la voce anche di chi è contrario". Poi, proprio sulla riforma dell'autonomia differenziata, ha spiegato: "È un meccanismo che tratterrà risorse fiscali sulle Regioni più ricche a scapito delle altre Regioni. Quindi o non si fa o, se si fa, il problema è che si toglieranno soldi alle Regioni più povere". 

 

 

 

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