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Manovra, l'ok all'alba: attenzione, cosa cambia per pensioni e Superbonus

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Maratona notturna per la manovra che ha visto la luce all'alba. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento del governo all’articolo 33 della manovra che dispone non ci siano tagli per le pensioni di anzianità di medici, infermieri, maestri, dipendenti degli enti locali ed ufficiali giudiziari. La decurtazione resta in valore solo per chi sceglie il pensionamento anticipato, esclusi invece coloro che maturano i diritti al sussidio entro il 31 dicembre 2023. Resta fuori dalla legge di Bilancio il nodo Superbonus, che non avrà la proroga come aveva annunciato con una nota chiara il Mef qualche giorno fa.

L’ultima finestra aperta, per consentire a migliaia di cantieri non conclusi di usufruire dell’agevolazione al 110%, potrebbe arrivare con il "Milleproroghe". Tornando alle pensioni, uno dei temi principali di questa manovra, l’accesso alla pensione anticipata "è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi". Per quanto riguarda medici, infermieri, dipendenti enti locali, insegnanti d’asilo e ufficiali "il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se sono maturati entro il 31 dicembre 2024, 4 mesi se sono maturati entro il 31 dicembre 2025, 5 entro il 31 dicembre 2026, 7 mesi entro il 31 dicembre 2027 e 9 mesi entro il 31 dicembre 2028". Infine sono stati confermati i 40 milioni che sono stati impegati per poltiiche per il contrasto della violenza sulle donne. 

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