DiMartedì, la domanda di Giovanni Floris fa deragliare Giuseppe Conte

di Roberto Tortoramercoledì 20 dicembre 2023
DiMartedì, la domanda di Giovanni Floris fa deragliare Giuseppe Conte
2' di lettura

È un Giuseppe Conte battagliero quello che si è presentato nello studio di Giovanni Floris, quello di DiMartedì, programma di approfondimento politico di La7. Agguerrito nei confronti di Fratelli d’Italia e del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Conte sostiene che il premier abbia mentito in Parlamento, sostenendo che il governo 5 Stelle avesse dato via libera al Mes nel gennaio 2021, quando proprio Conte era dimissionario: “Ha accumulato una sequela di menzogne davvero impressionante, ha detto che non c'è stato dibattito parlamentare, che abbiamo agito con il favore delle tenebre e quando eravamo dimissionari con gli scatoloni già pronti. È una sequela così dolosamente preordinata di menzogne – afferma il presidente del M5S - che ne risponderà davanti a una commissione, perché noi non possiamo dar vita a questo precedente”. Floris, allora, lo incalza: “Ma è vero o no che il Mes l'ha fatto firmare dopo che si era dimesso?”.

Conte, allora, ribadisce: “Ma stiamo scherzando, c'è stato un dibattito parlamentare nel dicembre 2020 e anche quell'ordine, meramente esecutivo e dato da Di Maio al rappresentante, è stato fatto quando eravamo ancora al governo, prima delle dimissioni. È il metodo Delmastro, sono andati lì a cercare nei cassetti dei vari ministeri qualche foglio che pensavano compromettente, non lo sanno neppure leggere, neppure le date, e lo hanno utilizzato per colpire un avversario politico. Sono menzogne di cui risponderà, non possiamo consentire che nella sede istituzionale più solenne e più ufficiale del nostro sistema costituzionale, che è il Parlamento, un presidente del Consiglio viene e dice delle sonore falsità e menzogne, va via e il tutto rimane impunito. È un oltraggio al Parlamento e al Paese”.

Elly Schlein fregata da Giuseppe Conte: il vero bersaglio è lei ma non lo capisce

La sceneggiata di Giuseppe Conte contro Giorga Meloni, con la richiesta dell'intervento del Gran giurì d'...

Non solo, Conte attacca Fratelli d’Italia anche sul mancato invito ad Atreju: “Ci hanno provato ad invitarmi, ma quando hanno visto la mia disponibilità hanno ritrattato, questa è la verità. Donzelli ha parlato con i miei, ha detto che temevano un nuovo rifiuto. Quando gli è stato detto ‘guardi che Conte è venuto da presidente del Consiglio quando eravate a una percentuale di consenso molto bassa, quindi Conte non rifiuta mai il confronto’, ci hanno pensato, sono ritornati, hanno detto 'no, scusate ma non possiamo, abbiamo sentito ordini dall'alto e non possiamo’.

Daniele Capezzone contro Chiara Ferragni: "Una scena alla Soumahoro"

Almeno quattro temi sui giornali italiani, sottolinea Daniele Capezzone nel suo "Occhio al caffè - rassegna ...

ti potrebbero interessare

altri articoli di Politica