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Maurizio Leo: "1.500 euro in più in busta paga per gli italiani"

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Sul fisco "il primo tassello della riforma è stato fissato" e fra la "prima revisione dell’Irpef" e "la conferma, per il 2024, del taglio del cuneo sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi" arriveranno "nelle buste paga degli italiani fino a circa 1.500 euro in più l’anno. Con le risorse a disposizione abbiamo voluto dare un segnale concreto alle fasce medio-basse, quelle, per intenderci, più colpite dall’inflazione e dal rialzo dei tassi".

Lo segnala in una intervista a QN Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, che fra gli interventi da attuare indica quelli contro "un sistema sanzionatorio sproporzionato. Non è pensabile, per esempio, che in materia di Iva ci siano sanzioni dal 120 al 240%. Bisogna arrivare al massimo al 60%, come nella media europea". Quanto al rifinanziamento di cuneo e Irpef per gli anni a venire "dobbiamo sempre tenere conto degli equilibri di bilancio. Agire con prudenza - osserva Leo - per noi è un fatto di serietà".

 

Quanto al secondo step del taglio dell’Irpef - aggiunge - si punta a "portare dei benefici fiscali anche al ceto medio, perché non si può pensare che chi ha 50mila euro lordi di reddito debba subire una tassazione che supera il 50%, tenendo conto anche delle addizionali regionali e comunali. Su questo aggiungo due riflessioni: qualcuno ci ha criticato proprio perché il ceto medio è stato escluso dalla prima revisione dell’Irpef e dal taglio del cuneo, ma con le risorse che avevamo a disposizione ci sembrava doveroso aiutare prima chi era più in difficoltà. Ad ogni modo, non lasceremo indietro nessuno. I contribuenti del 'ceto medio' hanno gli stessi diritti di tutti gli altri, non possiamo demonizzarli solo perché guadagnano qualche migliaio di euro in più l’anno". 

 

 

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