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Danilo Toninelli insulta Libero sul pesce in scatola ma si inchioda da solo

Danilo Toninelli

Alessandro Gonzato
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Toninelli non ricorda neanche cosa dice tre giorni prima in diretta social, ma lo capiamo, è la carenza di fosforo: non può più permettersi nemmeno il pesce in barattolo. Da ministro delle Infrastrutture- occhio di falco- vedeva tunnel che esistevano solo nella sua testa, un po’ come gli amici immaginari. Ora, aggirandosi tra le corsie del supermercato con l’incedere dell’ispettore della Pantera Rosa, ha girato un video per attaccare Libero, «i giornalisti fenomeni», ma il fuoriclasse è lui. Eccolo, il Toninelli: «Mi attaccano per aver detto che non mi posso permettere tonno e salmone da comprare al supermercato. Non ho detto mai questo», sostiene l’arruffatissimo grillino, miracolato sulla via della Casaleggio Associati, «ma ho detto che quasi tutti gli italiani non se lo possono permettere». Sicuro?

Riascoltiamo cos’ha detto il 12 gennaio, nella sua rubrica “Controinformazione”, Toninelli (con una sola “n” all’inizio): «Io prima mangiavo salmone, perché proteico... sapete i fissati della palestra, queste robe qua... O mangiavo la bresaola. Cancellati tutti: un po’ perché non voglio più mangiare carne né pesce, un po’ perché non è più fattibile. Io non riesco a prendere neanche il tonno. Avete presente una scatoletta di tonno? Io prendevo quello in vetro, ma porca puttana costava due euro e cinquanta! Ora ne costa sette». Toninelli lo dice al minuto 30 e 30 secondi.

 

 

 

LE PENE DI DANILO - L’ex ministro, ex deputato ed ex senatore - quasi un milione di euro durante le sue sofferenze romane («Dovevo stare in mezzo a gente di merda, e dopo dieci anni di parlamento e giornalisti era giunto il momento di chiudere la porta in faccia e farcela con le proprie mani») - Toninelli, dicevamo, è il Comunardo Niccolai della politica, il re degli autogol. Ricordiamo tutti il tunnel del Brennero, e ci mancherebbe, ma la prestazione al Tg2 Motori del 17 marzo 2019 non merita forse altrettanta gloria? Per chi se la fosse persa, eccola. Toninelli è in auto con la conduttrice ed esclama: «Avanti con l’elettrico!». Grande ministro, grande! Domanda: «Ministro, lei che macchina ha?».

Vai Toninelli, vai, è il tuo momento: «Ho appena comprato una Jeep Compass, diesel». Ma nooo, Toninelli! Ma cosa dici! Rovinato tutto. Vabbè... Torniamo al grillino al supermercato, in versione Clouseau. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Davanti a salmoni affumicati e tonni in vasetto, il nostro continua nella sua spericolata difesa: «Ho detto che tutti gli italiani non se li possono permettere». Ah, mica solo lui: e noi (e chiunque abbia ascoltato la sua “Controinformazione”) che avevamo capito male! L’ex ministro poi mostra i prezzi: 7 euro di qua, 8 di là, come se «quei fenomeni» di Libero (e tutti gli italiani) non sapessero quanto costa fare la spesa, e non coi 10mila euro al mese che prendeva Toninelli, al quale però va reso il merito di aver abolito la povertà. 

Che trionfo, Tonny, sul balcone di Palazzo Chigi fianco a fianco con Giggino Di Maio. Momenti di gloria.

Ma attenzione, clamoroso su Facebook: secondo video della giornata di Toninelli, altra “Controinformazione”, stavolta quasi tutta contro Libero. Il grillino torna a dire di non aver mai detto quello che ha detto: «L’avete sentito tutti!». Già. Poi comincia a ironizzare, e ha lo spirito del baffone del Tonno Insuperabile.

 

 

Ricordate la pubblicità? “150 grammi di bontà in olio d’oliva”. «Saranno mica giornalisti?», si chiede. «Ma non c’è un ordine dei giornalisti?». Sì, c’è. Manca quello degli ex ministri. Di nuovo: «Inutile dire che non ho mai detto quello che mi attribuiscono». Appunto, è inutile.

STAKANOVISTA - Poi spiega che l’irresistibile filmato tra le pinne gialle lo ha girato in pausa pranzo, «perché io lavoro, non come i mentecatti». E ancora, carico come quando voleva aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, con l’ardore con cui insultava il Pd col quale ha governato (non poteva dimettersi e andarsene da quella «gente di merda»?), Toninelli di grigio-Ferragni vestito tuona che «5mila euro netti al mese, in 4, non bastano per il mutuo, il caviale e il pesce fresco». Per il caviale no, certo. Ma per il tonno in scatola forse sì. Ecco, magari non tutti i giorni, senza esagerare.

Il nostro fa sentire un audio di Di Battista che lo invita a non mollare, «Di Battista tra i pochi uomini straordinari di questo Paese finito», sottolinea. Ma esulta, anche, il Clouseau di Soresina, che però è famosa per il burro, non per il pesce: «Ci attaccano, ma così fanno pubblicità a “Controinformazione”». Giusto. Tonno Toninelli, così buono che vai fuori di pinna.

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