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Scuole occupate? Ci pensa Valditara: aumentano le pene per i somari

Giuseppe Valditara

Francesco Storace
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La scuola seria e giusta. Il progetto a cui sta lavorando il ministro Giuseppe Valditara costruisce un’istruzione ancorata ai valori e rispettosa. Istruzione e Merito – come è chiamato ora il dicastero - si coniugano se ha termine un clima di intollerabile anarchia. E il ministro ha spiegato che cosa vuol fare in radio, una “lezione” nell’etere, nel programma Il Rosso e Nero di RadioUnoRai condotto da me e Vladimir Luxuria ogni mattina alle 11,30. I pilastri sono disciplina, tutela del personale, avviamento al lavoro.

Grande attenzione a quello che succede a scuola, innanzitutto, in tutti i livelli di istruzione. Al Senato è cominciato l’iter della legge che riforma il voto in condotta e Valditara ha messo nero su bianco quel che deve accadere nelle sue intenzioni. È normale che in classe sia sempre più diffusa «la pratica di tirare fuori il cellulare, filmare il professore magari mentre volta le spalle e deriderlo sui social?”, si chiede retoricamente il ministro. Netta anche la risposta che dà: «Questo non va bene». Così – aggiunge - come non può essere consentito un uso improprio del cellulare.

LE REGOLE
Che succederà? Con il 5 ripeti l’anno. Con il 6, sei rimandato a settembre. E sarai interrogato su tutta una serie di questioni valoriali, il rispetto verso l’altro è ciò che deve essere insegnato. Se ti sospendono a scuola scatta, dal terzo giorno in poi, la cittadinanza solidale: i ragazzi puniti non stanno in casa a fare quel che gli pare, ma vanno nelle case di riposo a servire pasti agli anziani, a lavorare in ospedale, in una mensa per poveri o banalmente pulire il giardino di una scuola. Una rivoluzione. Basti pensare ai danni riscontrati al Tasso di Roma a seguito dell’occupazione. Non solo la serratura del portone rotta e migliaia di euro di danni per altri guai combinati nell’istituto; in uno zainetto hanno trovato addirittura cacciavite, i pappagalli usati dagli idraulici, stecche in ceralacca e ferri da maglia: che ci facevano con questa roba? E poi le regole: non può essere imposto da una minoranza alla maggioranza di non poter frequentare le lezioni, le regole vanno calibrate e osservate. Tutelando, non da ultimo, il personale scolastico. Tutto.

 



AUTOREVOLEZZA
E il nuovo voto in condotta ha lo scopo di ripristinare la cultura del rispetto e affermare l’autorevolezza dei docenti, promuovendo un ambiente di lavoro sereno per il personale e un percorso formativo efficace per gli studenti. Poi c’è un’altra importante iniziativa del ministro per offrire ai giovani una formazione di qualità e maggiori chance di lavoro. Sono già 171 gli istituti tecnici e professionali, per 193 corsi, che, al termine dell'istruttoria condotta dalla commissione tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle candidature pervenute, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale.

Le scuole hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l'accesso poi agli Its (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro. Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi Its che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria. «Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione», promette il ministro. 

 

 

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