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Italia-Albania, primo sì con 155 voti: altra botta per la sinistra

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Primo via libera al Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023, nonché norme di coordinamento con l’ordinamento interno. L’Aula della Camera ha approvato il provvedimento con 155 voti favorevoli, 115 no e 2 astenuti. Hanno votato a favore le forze di maggioranza, si sono invece espresse contro tutte le opposizioni. Il testo passa ora all’esame del Senato. Un risultato importantissimo per la maggioranza e per il governo che con questo accordo potrebbe davvero dare un freno all'immigrazione nel nostro Paese.

L'accordo in Albania è nella mani della Consulta che dovrà deliberare su un ricorso presentato da Sali Bwerisha attualmente arrestato per guai giuidiziari. E non poteva mancare la lagna dem sul semaforo verde a Montecitorio. Se ne fa portavoce Laura Boldrini: "Con l’accordo Italia-Albania, la politica sull’immigrazione del governo Meloni segna un’altra inconcludente e discriminatoria tappa. È un progetto pieno di lacune e approssimativo, buono solo per la propaganda delle prossime elezioni europee quando la maggioranza tenterà di far credere che nessun migrante arriverà più in Italia. Ma è solo una bugia, un’altra bufala: i flussi migratori si possono e si devono gestire, ma non si possono bloccare. Questo è un accordo costosissimo". L'esponente del Pd dunque critica la misura ma dimentica che questo accordo con Tirana di certo potrebbe alleggerire il peso della gestione dei migranti che arrivano nel nostro Paese. 

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