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Giuseppe Conte, la replica di Speranzon: "Ha raggiunto l'apice del ridicolo"

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Botte da orbi tra Giuseppe Conte e Fratelli d'Italia. Ad aprire il fuoco il leader M5s, che ha messo nel mirino Giorgia Meloni e Giovanbattista Fazzolari, accusati di voler "influenzare" la stampa. "Non vuol dire che io non sia preoccupato: il duo Meloni-Fazzolari non sta dimostrando verso il mondo dell’informazione un’adeguata cultura democratica. Agiscono maldestramente, in maniera ruvida e arrogante, per esercitare influenza politica su quante più testate giornalistiche possibili e, quando non ci riescono, utilizzano armi non convenzionali persino contro noti siti di informazione". Queste le parole, scritte su Facebook, dall'ex premier.

Durissima la replica che arriva da FdI, per bocca del senatore Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario del gruppo a Palazzo Madam: "Giuseppe Conte ha oggi raggiunto l'apice del ridicolo - parte in quarta -. Soltanto pochi giorni fa per commentare la notizia di presunti fondi indirizzati al suo Comune natale, Volturata Appula, quando era presidente del Consiglio, si scagliava contro la stampa parlando di giornalismo straccione. Adesso, invece, veste i panni del difensore della libera informazione accusando il presidente Meloni e il sottosegretario Fazzolari di non mostrare una adeguata cultura democratica verso il mondo dell'informazione solo perché hanno osato citare l'editore de La Repubblica". 

E ancora: "Evidentemente soffre di memoria corta visto che non ricorda neppure che il fondatore del M5S, Beppe Grillo, a cui Conte deve tutto, è diventato celebre per i suoi epiteti contro chi fa informazione: da vi mangerei per il solo gusto di vomitarvi, a siete una vera casta, migliaia di schiavi vergognosi, passando per siete i responsabili veri del degrado mentale del Paese. Senza dimenticare l'appello a segnalare i giornalisti ostili - sottolinea -. Insomma, un ampio campionario di volgarità, intimidazioni e insulti che adesso Conte fa finta di non  ricordare. Davvero una faccia di bronzo, di quelle da collezione", conclude picchiando durissimo Speranzon.

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