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Ue, marcia indietro sui pesticidi? Le parole di Lollobrigida a dicembre

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"La soluzione della diminuzione degli agrofarmaci, dei pesticidi, deve essere in linea con la possibilità di continuare a produrre": il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida lo diceva durante il Consiglio dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca Ue l'11 dicembre 2023. Già allora, quindi, la posizione del governo sull'argomento tanto discusso era molto chiara. De pesticidi si è tornati a parlare oggi, dopo che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, anche per via della protesta degli agricoltori, ha deciso di fare marcia indietro, ritirando la proposta di legge sull'uso sostenibile dei pesticidi.

Tornando al Consiglio dello scorso dicembre, Lollobrigida diceva anche: "Non siamo d'accordo sulla riduzione delle produzioni perché a parità di consumo noi saremo costretti in quel caso a comprare prodotti da nazioni che usano quantitativi di pesticidi ben superiori a quelli che attualmente usano i nostri agricoltori, per questo ribadiamo la posizione dell'Italia, che è chiedere una riflessione complessiva sul mondo dell'agricoltura, ricerca, innovazione e anche uno stanziamento economico adeguato che non faccia ricadere i tagli o i nuovi meccanismi sul loro reddito. Se noi vogliamo avere una produzione agricola adeguata al consumo europeo, che metta i nostri agricoltori nella condizione di sopravvivere, dobbiamo porci il problema che a ogni regola corrisponde una necessità di stanziamento da parte dell'Europa che sostenga le politiche agricole nel nostro continente, altrimenti metteremmo in discussione il nostro modello produttivo e per quanto riguarda l'Italia questo non è possibile". 

 

 

 

Dopo la decisione della von der Leyen, anche la premier Giorgia Meloni ha posto l'accento sul contributo italiano: "È una vittoria anche italiana l'annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi - ha dichiarato -. Fin dal suo insediamento, infatti, il governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione". 

 

 

 

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