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Prima di domani, Donzelli smonta la sinistra: "Cresciuti di 8 punti"

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Il centrodestra ha perso le regionali in Sardegna, ma il risultato è tutt’altro che disastroso. I partiti di maggioranza ora dovranno sedersi al tavolo per capire cosa non ha funzionato. Il cambio dell’uscente Christian Solinas. La diatriba fra Lega e Fratelli d’Italia sul nuovo nome. La figura del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che non ha sfondato. Delle dinamiche nazionali che hanno indebolito la coalizione anche sul territorio. 

Eppure, nonostante la vittoria della pentastellata Alessandra Todde, non è tutto da buttare. Il centrodestra infatti, stando ai voti presi dalle singole liste, è cresciuto rispetto alle politiche del 2022. A sottolineare questo aspetto per niente trascurabile è Giovanni Donzelli, ospite a Prima di Domani su Rete 4: “Il dato politico che emerge a livello nazionale da queste elezioni è che il centrodestra passa dal 40 al 48%. Il cosiddetto campo largo scende invece pesantemente come voti di lista”. 

 

 

Insomma, il problema sono state le scelte fatte in Sardegna. Nessuna crisi per il governo, anzi un segnale positivo sull’operato del premier: “Questo rafforza l’idea che sui candidati, sulle scelte e sul governo territoriale c’è qualcosa da rivedere. Il consenso della coalizione era tanto alto da poter vincere a mani basse e invece abbiamo perso. Si tratta di una conferma del buongoverno di Giorgia Meloni, ma di una smentita delle scelte fatte in Sardegna” spiega Donzelli.

 

 

Il passo falso di Fratelli d’Italia con Truzzu riapre il toto candidature nel centrodestra. La Lega è tornata alla riscossa con la proposta del terzo mandato per i governatori, mossa che blinderebbe Luca Zaia in Veneto. Forza Italia si è rimessa sugli scudi in difesa del governatore della Basilicata Vito Bardi. Il deputato azzurro Flavio Tosi ha commentato così la sconfitta in Sardegna: “La Basilicata come la Sardegna è invece una Regione dove non si può sbagliare candidato. Abbiamo visto che se cambi candidato e lo sbagli, perdi le elezioni perché gli equilibri sono più sottili. Bardi è un governatore molto capace ed amato ed è quindi un ottimo candidato”.
 

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