Giorgia Meloni in Abruzzo: "Noi insieme per scelta, gli altri si vergognano"
"Noi stiamo insieme per scelta, gli altri si vergognano". Giorgia Meloni, dal palco di Pescara per il comizio a sostegno di Marco Marsilio, governatore uscente, alle regionali in Abruzzo di domenica prossima, punta tutto sul tema dell'orgoglio e della compattezza del centrodestra, opposta all'Armata Brancaleone del "campo largo" del centrosinistra.
"Anche noi affrontiamo un contesto che facile non è - premette la premier e leader di Fratelli d'Italia -, ma i risultati ci incoraggiano ad andare avanti e sono figli anche della nostra compattezza. Perché ci sono due realtà, quelle che raccontano i giornali della sinistra che è un racconto dei loro sogni notturni in cui non stiamo sempre a litigare e presto andremo a casa, e poi ci sono i fatti, e i fatti dicono che c'è un modo solo per misurare la compattezza di un governo ed è vedere quanto il governo procede veloce nelle sue decisioni. Noi qui non candidiamo una persona che ci chiede di non venire ai comizi, noi ci mettiamo la faccia perché stiamo insieme per scelta" mentre loro "sono tutti alleati ma si vergognano a dirlo".
"Ho visto cose incredibili in questa campagna elettorale - prosegue la presidente del Consiglio -. Arriva Conte e dice che lui non è alleato con Renzi, arriva Renzi e dice che lui non è alleato con Conte. Poi arriva Calenda e dice 'ragazzi, sulle alleanze stiamo dicendo un sacco di balle' perché sono tutti alleati ma si vergognano a dirlo".
Anche sui temi meno legati alle regionali, la Meloni è durissima, a cominciare dal dossieraggio: "Vogliamo sapere chi sono i mandanti perché questi sono metodi da regime". "Non c'è niente che ci possa fare paura - è la sua promessa agli elettori -, fino a quando ci saranno gli italiani a sostenerci ci possono fare quello che vogliono ma noi non molleremo mai".