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Abruzzo, boom di Forza Italia. E Tajani "premia" Pagano: la nomina

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Boom di Forza Italia alle elezioni regionali in Abruzzo. Il centrodestra con la ricandidatura di Marco Marsilio ha ottenuto una vittoria nettissima. Se infatti Fratelli d'Italia si conferma primo partito del centrodestra non si può non notare il vero e proprio exploit del partito fondato da Silvio Berlusconi e ora guidato da Antonio Tajani che rispetto a cinque anni fa ha aumentato notevolmente le preferenze.

Il voto in Abruzzo porta infatti il partito di Giorgia Meloni al 24,11 per cento e Forza Italia al 13,40 per cento (nel 2019 era all’8,63 per cento), con la lista Marsilio Moderati al 5,72 per cento.

 

 

Grande soddisfazione per il segretario nazionale azzurro Tajani che ha subito nominato il segretario di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, componente della segreteria nazionale. "Un riconoscimento al lavoro svolto da lui e da tutta la squadra di Forza Italia in Abruzzo", ha annunciato il vicepremier.

Forza Italia insomma, anche dopo la morte del suo fondatore, dunque, resta un "partito vitale". Come spiega Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. "Spicca il grande risultato di Forza Italia, che doppia il Movimento 5 Stelle e che ci consegna la fotografia di un partito vitale e in salute. Un’affermazione possibile grazie al lavoro del segretario nazionale, Antonio Tajani, a quello del coordinatore regionale in Abruzzo, Nazario Pagano, e alla mobilitazione di tutti i nostri militanti e simpatizzanti. Avanti così", ha aggiunto il vicesegretario nazionale di FI.

 

 

"Forza Italia ottiene un grande risultato. Andando ben al di là dei numeri delle precedenti regionali e anche delle recenti politiche. Il risultato dell’Abruzzo conferma quello che dico ogni giorno. Silvio Berlusconi è un leader insostituibile. Nessuno ha il suo valore", premette Maurizio Gasparri. "Ma il berlusconismo, la politica che lui ha proposto agli italiani, è altrettanto insostituibile ed è destinata a crescere nei consensi e rafforzarsi sui territori", aggiunge. "E ora piedi ben piantati a terra. Senza montarsi la testa ma cercando di dimostrare in tutta Italia che il lavoro quotidiano sul territorio, che è stato svolto dalla nostra classe dirigente dell’Abruzzo e da tutto il nostro movimento, viene riconosciuto e apprezzato dagli elettori".

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