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Abruzzo, l'analisi dei flussi: chi ha "pugnalato" Giuseppe Conte e M5s

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Il campo coeso del centrodestra per la prima volta ottiene la maggioranza assoluta di voti in Abruzzo, con il 54,7 per cento e 317mila voti, circa 18mila in più rispetto alle elezioni politiche del 2022. Il campo largo del centrosinistra (Pd, M5s, Azione, Italia Viva, Verdi-sinistra), invece raccoglie poco meno di 263 mila voti, circa 27mila in meno rispetto al 2022 quando correvano separati.

"Il centrosinistra ha perso pezzi", dice Salvatore Vassallo, direttore dell’Istituto Cattaneo, al Corriere della Sera. E non solo per il crollo del M5s: "Altre componenti di centrosinistra hanno votato centrodestra: gli indiziati principali sono Azione e Italia viva", sostiene. 

 

 

Scenario confermato dai dati degli exit poll di Noto Sondaggi: Marsilio è riuscito a captare anche un "10% di chi due anni fa aveva votato Movimento 5 Stelle, il 15% degli ex elettori di Azione-Iv e i due terzi di quelli di +Europa". C'è poi l'exploit di Forza Italia. "Nessuno si immaginava la scomparsa di FI dopo la scomparsa di Berlusconi", osserva Vassallo, "ma questo dato consolida il suo ruolo centrista".

 

 

E se il Pd è in crescita iI campo largo invece decresce. "Il Pd è la seconda lista più votata in assoluto (117 mila voti, 20,3%), in crescita rispetto al 16,6% delle Politiche" ma "crollano i 5 Stelle, perdono due terzi dei voti e si fermano al 7% (dal 18,4 delle Politiche e 9,7 delle Regionali). Male Azione: si ferma al 4%, ma questa volta senza i renziani (candidati con la lista Riformisti e civici, 2,8%)".

 

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