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Regionali in Basilicata, il campo largo finisce a sassate

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Stavolta il mitico campo è quello elettrico. Nel senso che in Basilicata i nervi sono a fior di pelle per le regionali. Ipotesi numero 1: il centrosinistra con i grillini ma senza Azione (che alle Politiche si cuccò un bel 10 per cento) candida l’oculista che nessuno vedrà arrivare, Domenico Lacerenza, e finirà malamente. Ipotesi numero 2: puntano su un nuovo nome, l’ultima riunione ieri è stata aggiornata a data da destinarsi, che deve stare bene a Schlein, Conte, Calenda (tanto Bonelli e Fratoianni dicono si a chiunque). Impresa complicata a prescindere, esito elettorale improbabile. Ipotesi numero 3: torna in campo Angelo Chiorazzo, spinto ieri a gran voce sui social, ma prima devono fare un po’ di penitenza – l’imprenditore cattolico è stato abbastanza danneggiato dai veti iniziali – e soprattutto Conte deve fare mea culpa e poi forse se la giocano. Ipotesi 4: impennata d’orgoglio locale, a sinistra tutti contro tutti, resta solo Cetto La Qualunque. E gli elettori li mandano a pascolare (...)


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