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Silvia Sardone, odio islamico: "Ti violento, ti metto il velo a pugni in testa"

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"'Ti stupro', 'ti spacco la faccia', 'ti metto il velo a pugni in testa', 'muori'": questi sono solo alcuni dei messaggi inviati all'europarlamentare leghista Silvia Sardone, come lei stessa ha denunciato in una nota. L'esponente del Carroccio nonché consigliera comunale a Milano ha spiegato di ricevere "costantemente sui social" questo tipo di commenti. A inviarglieli, "ormai da mesi", sarebbero "utenti di fede islamica". Una situazione insostenibile che ha portato alla decisione di affidarle una scorta per la sua protezione. 

"Non ne parlo per fare la vittima - ha detto la Sardone - ma per ribadire, una volta di più, quanto sia assurdo che in Italia, e non in paesi islamici, una donna, libera, non possa esprimere opinioni motivate sul velo islamico, sul processo di islamizzazione e negli ultimi giorni sull'episodio della scuola chiusa per il Ramadan, su cui ho espresso da subito la mia contrarietà". Nonostante questo, la leghista ha detto che continuerà sulla sua strada: "Io e la Lega continueremo con forza a denunciare questi preoccupanti segnali, difendendo la nostra identità e le nostre tradizioni a testa alta".

 

 

 

A esprimerle solidarietà Samuele Piscina, segretario milanese del partito. "Non ci faremo intimidire e continueremo a batterci per tutelare la nostra identità - ha detto -. Chiedo al sindaco Sala di dichiarare pubblicamente la propria vicinanza a una rappresentante eletta del Comune di Milano, così pesantemente attaccata sul piano personale e famigliare, oltre che politico".

 

 

 

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