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Antonio Noto: "Europee? Meloni sopra al 26% in tutti i sondaggi"

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Giorgia Meloni vuole arrivare al 26 per cento alle prossime elezioni e secondo il sondaggista Antonio Noto, è "un obiettivo più che perseguibile". "Tutti i sondaggi", spiega in una intervista a Il Tempo, "la danno al di sopra. Meloni è stata brava a non dire che alle politiche vota il 65% dell’elettorato, mentre alle europee, a mala pena, si va oltre il 50%. Riconfermando, dunque, il 26% vorrebbe dire prendere meno voti delle politiche. Ancora una volta prevale la tattica".

Per quanto riguarda i suoi alleati crescono gli azzurri guidati da Antonio Tajani. "Tutti gli istituti la danno tra il 7 e l’8%. Forza Italia, senza Berlusconi, attira una parte di elettorato moderato, prima intimidita dal leader". Per quanto riguarda la Lega e Matteo Salvini, osserva Noto, "le sue posizioni sulla Russia sono uguali da anni. Il problema non è Salvini, ma una classe dirigente, che soffre un posizionamento troppo a destra. Alle europee ci sono le preferenze, ragione per cui il parere degli amministratori conterà".

 

 

Rispetto al centrosinistra, prosegue il sondaggista, "se per il gli elettori del Pd il campo largo è un progetto da continuare, per i 5 Stelle è un fallimento in partenza". Dopo il caso Basilicata, "per quanto riguarda il campo largo delle amministrative, dopo quest’esperienza cresce il disinteresse ad attuarlo. Basti pensare al Piemonte. Discorso diverso, invece, è l’attuazione di tale modello alle politiche. L’opposizione, in quel caso, come ben spiegato a Porta a Porta, sa che divisi si perde".

 

 

E il Partito democratico "non ne esce rafforzato. La querelle di candidati, durati una notte, non fa bene. A uscirne indebolito, però, tutto il centrosinistra. Il campo largo l’ha fatto alla fine Bardi", ovvero il candidato del centrodestra che sarà appoggiato anche da Azione di Carlo Calenda e da Italia viva di Matteo Renzi.  

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