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Elly Schlein in confusione: "Un pericolo, poi chi ha più voti fa il premier"

 Elly Schlein

Elisa Calessi
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 «Giorgia Meloni dice: “decidete voi”. Ma non è vero. Dietro questo “decidete voi” c’è un gigantesco “decido io per voi” per cinque anni». Elly Schlein convoca una conferenza stampa al Senato, con al fianco i capigruppo delle due Camere, Chiara Braga e Alessandro Alfieri, per replicare alla riforma del premierato della maggioranza. Dossier complicato da molti punti di vista. Perché rischia di essere popolare (proporre agli italiani di scegliersi il premier difficilmente provocherebbe indignazione) e perché, anche da dentro il Pd, si chiede di non limitarsi a un puro e semplice “no”. A questo si aggiunge che il centrosinistra, storicamente, ha sempre proposto il rafforzamento dei poteri del presidente del Consiglio.

Schlein, dunque, deve percorrere una via stretta: dire no alla riforma della maggioranza, ma per proporre un’alternativa. «Il premierato», ha spiegato, «non esiste in nessun altro Paese del mondo, perché è un sistema che scardina gli equilibri dello Stato e va a danno dei cittadini». Per Schlein si tratta di una «riforma pericolosa e anche furbissima». Perché dice di voler far decidere ai cittadini, mentre concentra i poteri nelle mani del premier. Non solo: «È una riforma che indebolisce il Parlamento, che viene eletto per trascinamento». E non è vero che questa riforma «non indebolirebbe la funzione di garanzia del presidente della Repubblica. È una grande bugia». Perché se il premier ha una legittimazione diretta, «è chiaro che il ruolo del Presidente della Repubblica verrebbe marginalizzato». E non è vero nemmeno che non tocca i «poteri sostanziali: non può più indicare il premier, non può più scegliere se e quando sciogliere le Camere e nemmeno nominare senatori a vita».

 

 


In conclusione: «Oggi il Parlamento decide della vita del governo, con questa riforma il capo del governo decide della vita del Parlamento». Per rafforzare il concetto, demolendo un argomento che rischia di essere popolare, Schlein insiste sul rischio autoritarismo: «Chi vuole una riforma così, vuole una maggiore concentrazione nelle mani di una persona. La destra ha sempre sognato di smantellare la Repubblica concentrando i poteri nelle mani del capo o della capa. L’Italia lo ha già provato e non è andata bene». Non nomina il fascismo, ma l’allusione è chiara. «I cittadini e le cittadine hanno diritto a incidere sulle decisioni dei parlamentari. E questo diritto viene annullato con questa riforma. Perché chi decide se il Parlamento si scioglie o no è il capo del governo». Ma qual è la controproposta del Pd? Primo: cambiare la legge elettorale. «Ridiamo ai cittadini e cittadine il potere di scegliere i parlamentari». Secondo: «Inseriamo la sfiducia costruttiva». Terzo: «facciamo una legge sui partiti». Quarto: «Facciamo una legge sui conflitti di interesse». Schlein definisce, poi, uno «squallido baratto» quello che, dice, sarebbe in atto nella maggioranza tra FdI e Lega: «Io ti dò l’autonomia differenziata, tu mi dai il premierato». Due riforme che «apparentemente sembrano contraddittorie», ma in realtà c’è un «filo conduttore. La legge del più forte. Chi ha più voti fa il premier».

Per il resto ha attaccato sulla sanità, tornando ad accusare il governo di aver diminuito la spesa sanitaria. Ha contestato Meloni sulle politiche dell’immigrazione, «tanta propaganda: hanno promesso il blocco navale, si ritrovano a promettere risorse a regimi che non rispettano i diritti umani». Ha attaccato Ursula Von der Leyen, sempre più vicina a Meloni: «Quello che dovrebbe chiedere Ursula Von der Leyen, è una missione europea di soccorso nel Mare Meditarenneo e battersi per far valere un principio: chi entra in Italia entra in Europa». Quanto alle vicissitudini del campo largo, ha promesso che «continueremo a costruire colazioni in grado di battere la destra» e che, a differenza di Giuseppe Conte, «non smetteremo di parlare con nessuno, a volte si riesce a stare tutti insieme a volte no, detto questo noi continueremo a parlare con tutti».

 

 

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