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Autostrade, anche il "Fatto" sta con Salvini: "Una buona idea, metterà fine al Far West"

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Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini continua a lavorare sulla riforma delle concessioni autostradali. Il testo su cui stanno lavorando i tecnici del Ministero prevede che gli introiti dei pedaggi vadano allo Stato, che poi ne girerà una parte ai concessionari per gestione, manutenzione e investimenti. In questo modo, si arriverebbe a una tariffa unica e con concessionari più piccoli. Un progetto ambizioso e che sta raccogliendo consensi a destra e sinistra. Addirittura, anche il Fatto Quotidiano è arrivato a elogiare la riforma impostata dal leader della Lega e che potrebbe essere inserita nel prossimo ddl Concorrenza.

In particolare, è vista di buon occhio dal giornale di Marco Travaglio la volontà di accentrare i ricavi, lasciando solo la gestione e la riscossione dei pedaggi ai concessionari. "È condivisibile perché, per esempio, oggi una autostrada più recente vede tariffe molto più elevate di una vecchia già in parte ammortizzata, indipendentemente dai traffici. Ne consegue che una tratta congestionata può costare molto meno di una poco utilizzata, mentre è intuitivo che le tariffe dovrebbero distribuire i flussi di traffico in modo da minimizzare la congestione, cioè di utilizzare la rete nel modo più efficiente possibile" scrive Marco Ponti. 

 

 

Il Fatto, sulle sue colonne, ne fa anche una questione di maggiore equità: "Anche dal punto di vista dell’equità, tariffe stabilite con criteri omogenei sarebbero più accettabili: perché un utente di due autostrade identiche dovrebbero pagare diversamente solo perché costruite in tempi diversi?". Insomma, ormai anche i più acerrimi nemici del governo stanno perdendo gli argomenti.

 

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