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Prima di Domani, il piddino Furfaro scorda i poliziotti feriti: "Con gli studenti si parla"

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No, a Marco Furfaro - esponente di spicco e fedelissimo di Elly Schlein - 27 agenti feriti non bastano. Si torna a parlare degli scontri avvenuti alla Sapienza di Roma alla vigilia, le violenze dei collettivi pro-Palestina, le violenze nel nome dell'odio contro Israele.

Sugli scontri e sui 27 feriti, per inciso, Schlein non ha speso una parola: nessuna condanna, nessuna solidarietà, niente di niente (proprio come Giuseppe Conte). E di quanto accaduto alla Sapienza se ne parla alla puntata di Prima di domani di martedì 17 aprile. E al programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4, appunto, ecco ospite in studio Marco Furfaro. Il quale, ovviamente, non condanna. E anzi, sembra quasi "lisciare il pelo" ai violenti.

 

"La protesta è legittima, gli studenti da sempre protestano, contro la destra e contro la sinistra - premette -. Con gli studenti si parla, non si manganella. Altra cosa le violenzae, da ambo le parti. Però non può essere un caso che Pisa, Bologna, Catania, Firenze e ora nuovamente Roma", afferma paventando chissà quali complotti di un presunto governo 'manganellatore'. "C'è un problema di ordine pubblico che mette in campo il governo, perché con quei ragazzi e ragazze che manifestano la loro legittima opinione, che può essere anche diversa dalla mia e da quella degli altri ospiti... un governo deve parlarci. E come dice Sergio Mattarella, un manganello è una sconfitta", conclude Furfaro. La solidarietà ai poliziotti feriti sta ancora una volta a zero...

 

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