"Draghi, Draghi, Draghi... 24 ore e Draghi chi?". Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", rassegna politicamente scorrettissima di Libero, fa le pulci ai giornali che ieri erano già partiti con l'operazione "violini e tromboni" a sostegno della possibile (auto) candidatura dell'ex premier a un ruolo di peso in Europa, magari proprio la presidenza della Commissione Ue.
"Come per il Quirinale, la campagna non è partita benissimo", analizza il direttore editoriale di Libero ricordando come con Draghi si siano schierati, alla fine, quasi tutti i giornali italiani ma nessun giornale straniero, "la cosa è stata completamente ignorata. A sostegno sono rimasti Gentiloni in quota Francia, Carfagna, Gelmini e Osvaldo Napoli in quota Calenda, Cerasa sul Foglio".
"Piccolo dettaglio, perfino Macron, suo amico e sostenitore, ieri l'ha gelato premettendo grandi complimenti ma aggiungendo 'Queste cose si vedono dopo il voto' e un terrificante 'non si fa politica così'".
L'altro tema di giornata è quello degli estremisti islamici intorno e dentro le proteste universitarie. "Un signore di più di 60 anni, altro che studente, era presente tra i manifestanti alla Sapienza ed era collegato a una storiaccia di attentato palestinese a Roma nel 1984. C'è una regia, un tentativo di entrare e ideologizzare questa marmellata giovanile, trattata ancora con i guanti bianchi dai giornali italiani. Trovate sempre le stesse facce, la ragazzina che diceva 'non so se fascista...', si è fatta tutte le manifestazioni, da Cospito alle tendine, ed è sempre su tutti i giornali".
