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I grillini adesso si inventano anche le "cliccarie"

Tommaso Montesano
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All’inizio erano le “parlamentarie”. La grande manifestazione della democrazia diretta del M5S per scegliere i candidati alla Camera e al Senato. Poi è stato il turno delle “quirinarie”, ovvero la selezione - sempre rigorosamente sul web - per decidere chi votare per la presidenza della Repubblica. Infine, sic transit gloria mundi, ecco le “cliccarie”. Così, generico, vago: un “clic” e via. A lanciare sulla rete il terzo neologismo è una candidata del M5S alle elezioni europee. Già, perché le “cliccarie” servono per permettere alla platea pentastellata di designare i loro aspiranti parlamentari europei. La siciliana Matilde Montaudo sui suoi canali social ha invitato i suoi sostenitori a sostenerla in vista del voto del giugno con queste parole: «Dopo anni di attivismo al servizio del territorio, mi candido alle cliccarie del Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni europee per portare in Europa le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici di questa terra» (sei giorni fa). Peccato che nel post successivo ci sia il colpo di scena: ecco le «europarlamentarie». E dunque: «Domani, 18 aprile, si svolgeranno le europarlamentarie del M5S tramite cui gli iscritti sceglieranno i candidati e le candidate che entreranno in lista». Ma non erano le «cliccarie»?

 


Fortuna che tre giorni fa Montaudo, nel commentare la prima fase delle votazioni, abbia allegato un manifesto nel quale è tornata alla formulazione originale: «Il 22 aprile vota alle cliccarie del Movimento 5 Stelle in Sicilia e Sardegna». “Cliccarie” o “europarlamentarie” che siano, Montaudo il primo passo l’ha fatto. «Grazie al vostro sostegno e senza alcun endorsement, abbiamo passato la prima fase di votazioni!». Alle prossime “cliccarie”, allora.

 

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