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Ignazio La Russa, lezione a Beppe Sala: il Senato adotta la statua della donna che allatta

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Era stata definita "lesiva della sensibilità universale". La statua realizzata da Vera Omodeo, intitolata "Dal latte materno veniamo", era stata donata dai figli dell’artista al comune di Milano. Sembrava tutto pronto per la sua esposizione in piazza Duse, nei pressi di Porta Venezia, quando il Comune ha bloccato tutto. Per la commissione comunale preposta all’arte pubblica la statua evocativa della maternità andava scartata. Peggio della decisione di censurare l'opera è stata la motivazione data dagli esperti di Beppe Sala: "La scultura rappresenta valori rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, ragion per cui non viene dato parere favorevole all’inserimento in uno spazio condiviso". 

Davanti a questa censura in nome del politically correct, in molti si erano indignati. Da destra, ma anche da sinistra, si erano levate critiche verso la scelta del Comune. Ecco quindi che il presidente del Senato Ignazio La Russa ha deciso di prendere in mano la situazione. La statua, rifiutata da Milano, verrà esposta al Senato. Nel Transatlantico di Palazzo Madama l'opera è stata coperta con un drappo rosso in attesa dell'inaugurazione di martedì 7 maggio. 

 

La Russa ha ottenuto l’opera per un mese, scegliendo di collocarla in bella vista nei pressi dell’ingresso della Buvette del Senato. Intervenuta alcune settimane fa a Diritto e Rovescio su Rete 4, la seconda carica dello Stato aveva annunciato: "Chiederò ai questori del Senato, previo parere dei capigruppo, di invitare la figlia dello scultore di questa opera a consentire che venga esposta in Senato"

 

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