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Forza Italia, casa e famiglia: le due priorità in Europa

Andrea Valle
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Nel nome di Silvio. Berlusconi è l’anima del programma elettorale di Forza Italia. C’è anche la firma, in calce. Si vota l’8 e il 9 giugno, a una manciata d’ore dal primo anniversario della morte del fondatore. «Forza Italia» - il programma si apre con una citazione di Berlusconi - «è il partito del mondo senza frontiere, è il partito della libertà, della democrazia, del cristianesimo, della dignità, del rispetto, di tutte le persone. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti».

Nel simbolo c’è la dicitura “Berlusconi presidente”, il riferimento al gruppo dei “Popolari europei” e la scritta “Noi Moderati”, il gruppo centrista di Maurizio Lupi che per questa tornata si presenta con Forza Italia. Il cui segretario, Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha voluto riassumere in dieci punti. Queste le priorità, e poi entriamo nel dettaglio: «Costruire difesa e sicurezza comuni»; «controllare l’immigrazione»; «incentivare la libertà d’impresa, competitività e semplificazione»; «rafforzare il sistema sanitario»; «difendere casa, proprietà e auto»; «investire in energia e infrastrutture». E ancora, nel programma c’è la promozione di «un ambientalismo responsabile»; il «sostegno all’agricoltura e alla pesca»; la protezione di «famiglia, giovani e “fragili”»; la «riforma dei trattati Ue».

 

 

 

STORICA BATTAGLIA

La casa degli italiani era sacra, per Berlusconi, ne ha fatto un punto fermo. Oggi la casa è minacciata dal gigante burocratico di Bruxelles (ieri lo era soprattutto dalla sinistra), e Forza Italia si oppone alle “follie verdi”, non è scritto così nel programma, lo scriviamo noi. Nel manifesto c’è «la difesa sovranità e integrità territoriale, ma anche i nostri valori condivisi. Forza Italia, nel Partito popolare europeo, continuerà a fornire sostegno al popolo ucraino. Allo stesso modo siamo al fianco di Israele, presidio democratico da sempre a noi vicino per storia e valori, nella ricerca di una giusta pace col popolo palestinese». Gli “azzurri” chiedono anche una difesa comune europea.

 

 

 

CAMBIO DI PASSO

È centrale il “Piano Marshall” per l’Africa, «un ambizioso programma di investimento Ue», che si intreccia alla stretta sull’immigrazione illegale anche con «accordi bilaterali coi Paesi di transito. L’Unione Europea», viene sottolineato, «deve poter controllare completamente le procedure d’asilo rafforzando anche la cooperazione coi Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente».

Sul fronte energetico il partito punta forte sulla promozione del «nucleare di nuova generazione»; punta a un’Ue sempre più indipendente dalle potenze straniere, grazie a un miglior sfruttamento del gas e agli investimenti in ricerca e sviluppo. Sul fronte sociale Forza Italia mira all’inclusione della natalità tra le principali politiche che riguardano i fondi europei: «Tutte le risorse distribuite agli Stati dovranno sostenere anche famiglie e maternità». Dicevamo della riforma dei trattati. Forza Italia vuole il “premierato europeo”, ossia l’elezione diretta di un solo presidente dell’Unione «che sostituisca gli attuali presidenti della Commissione e del Consiglio Ue». In primo piano anche «l’introduzione del voto a maggioranza qualificata, in modo», spiegano gli “azzurri”, «da uscire dalla logica dei veti».

 

 

 

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