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Matteo Renzi, il fuorionda: "Una cag*** pazzesca"

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Nei fuorionda, è cosa nota, esce tutta la verità, soltanto la verità, nient'altro che la verità. E un fuorionda dall'elevato peso specifico, non fosse altro che per la schiettezza della presa di posizione (una posizione che, va detto, era già stata espressa, seppur in modi più ortodossi) è quello che vede come protagonista Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

Il contesto era un'intervista in occasione di un appuntamento elettorale di Stati Uniti d'Europa, la coalizione che si presenta alle imminenti elezioni europee. Ed ecco che appena terminata l'intervista in questione, a margine così come si suol dire, qualcuno chiede all'ex premier un parere sulla par condicio. Il parere è laconico: "La par condicio è una cag*** pazzesca". Citazione fantozziana della celeberrima scena della Corazzata Potomkin. Un "flash" divenuto virale nel giro di pochi minuti.

Come detto, Renzi aveva già bocciato la par condicio nei momenti caldi dell'annullamento del duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, stop arrivato dopo la pronuncia dell'AgCom "sollecitata" dai grillini (non a caso, Italia Viva era tra i partiti che si erano schierati a favore del confronto da Bruno Vespa).

Ritornando al fuorionda di Renzi - "la par condicio è una cag*** pazzesca" -, nelle immagini si può notare come l'operatore e il giornalista rimangano spiazzati. E a quel punto l'ex presidente del Consiglio comprende come stavano ancora registrando e, parimenti, comprende di aver fatto una gaffe.

 

 

Sul tema par condicio, ieri - mercoledì 22 maggio - era intervenuta anche Marinella Soldi, presidente Rai, che in audizione in Commissione di Vigilanza aveva commentato: "Par condicio? Ovviamente la Rai rispetta le regole, sta andando mi sembra bene nei monitoraggi ma non è questo il punto. Il punto è ancora una volta cosa stiamo creando come possibilità per gli utenti di avere e di coltivare uno spirito critico per poi prendere le decisioni importanti rispetto alla nostra democrazia. La Bbc, presa come faro da molti, per quanto riguarda le elezioni non misura in maniera esplicita il tempo. Dice che il tempo non è assolutamente la misura per verificare l’equilibrio del pluralismo. È scritto nelle policy editoriali come qui da noi. Se uno vuole fare un esempio poco felice, in questo momento, intorno alla Presidenza Toti c’è un tempo infinito di notizie, però non penso sia quello che noi vogliamo misurare", concludeva Marinella Soldi.

 

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