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Barbara Berlusconi, "il più perseguitato al mondo": un anno dopo la morte del Cav la bordata alle toghe

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"Il leader politico più perseguitato al mondo con più di 4mila udienze e 86 processi": Barbara Berlusconi, terzogenita del fondatore di Forza Italia, lo ha detto a proposito del padre in un'intervista commemorativa concessa in esclusiva al Tg1 e realizzata a Villa Macherio a un anno dalla scomparsa del Cav. La Berlusconi ha puntato il dito contro le toghe che hanno messo nel mirino suo padre per anni: "Un accanimento da parte di una parte della magistratura politicizzata che è durato quasi 30 anni e che ne ha gravemente compromesso la salute. Mi auguro che venga presto approvata in Parlamento la riforma della giustizia".

La terzogenita del Cav ha poi parlato di come ha vissuto quest'ultimo anno senza il padre: "L'ho sempre sentito al mio fianco come se non se ne fosse mai andato e ho notato che questo avviene anche in Italia perché si parla tutti i giorni di lui". E ancora: "Mio padre mi ha insegnanto l'irrefrenabile ottimismo, l'etica del lavoro, la grande generosità, la capacità di realizzare sogni da tutti ritenuti impossibili, mi ha insegnato a non portare rancore". Un ricordo commosso, inoltre, l'ha riservato al famoso video della "discesa in campo": "Ricordo tutto perchè ero qua, ricordo le troupe, la sua emozione e la sua convinzione". 

 

 

 

Infine, ha chiosato: "Mio padre ha cambiato l'Italia modernizzandola, nell'imprenditoria, nello sport, nei media e soprattutto in politica con l'introduzione del bipolarismo. È stato molto amato perché ha sempre difeso la libertà come diritto naturale dell'uomo in contrapposizione a uno Stato più oppressivo e non a servizio dei cittadini e poi è stato certamente contrastato". 

 

 

 

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