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Quarta Repubblica, il generale Vannacci fa impazzire la sinistra: "Vi spiego cos'è il cameratismo"

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A una settimana dalla valanga di preferenze incassate alle Europee - oltre mezzo milione - ecco che il generale Roberto Vannacci, eletto con la Lega a Burxelles, interviene a Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4, la puntata è quella di lunedì 17 giugno.

Si parte da quanto sta accadendo in Francia, con l'onda di Marine Le Pen sempre più alta e con i disperati tentativi di sopravvivenza politica di Emmanuel Macron. E Vannacci afferma: "Il voto francese è il voto del non se ne può più". Dunque mette in correlazione il risultato "al mio libro", che "ha avuto risonanza perché ha parlato di valori e di risposte concrete che non sono mai state date", rimarca.

Il consenso può crescere ancora? "Per cercare di aumentare questi voti bisogna cercare di risolvere problemi. Per me dobbiamo curare l’ombrello culturale che forse è venuto a mancare. Ho un mio piano, di cercare di contrastare l’ideologia green", spiega il generale. E ancora, sull'esito del voto: "Non è un colpo di stato ma la scelta democratica dei cittadini. Spero che si cambi marcia perché fino ad ora l’Europa ha perso. Siamo un’Europa più instabile e impaurita".

 

Quindi ecco che il generale replica alle accuse della sinistra. E lo fa con un paio di frasi che, ai compagni, faranno saltare le proverbiali mosche al naso: "Volere più ricchezza, più stabilità, più sicurezza non sono pensieri nazisti". Dunque, ecco che aggiunge: "Il cameratismo va a descrivere quei legami che si vanno a creare tra chi condivide la vita nelle armi, manteniamo la semantica originale", conclude uno scatenato Vannacci.

 

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