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Autonomia, assessori dedicati e Statuti: il Nord è pronto

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In attesa che la riforma sull’Autonomia venga pubblicata in Gazzetta Ufficiale e cominci a produrre i suoi effetti, le amministrazioni regionali sono già all’opera per farsi trovare pronte a chiedere più margini di manovra su quelle materie (in tutto 9 su 23) che possono essere devolute subito alle Regioni, non avendo bisogno di fissare i Livelli essenziali di prestazione, i famosi Lep di cui tanto si parla. Ovviamente ogni amministrazione sta seguendo priorità diverse, in pieno spirito con l’Autonomia differenziata. Di seguito proviamo a fare una breve carrellata delle Regioni che già si sono mosse in previsione dell’approvazione della riforma.

Lombardia e Veneto sono quelle che sono più avanti di tutte. Non solo perché arrivano dalla base già solida del lavoro preparatorio dei referendum consultivi del 22 ottobre 2017, ma perché in questi anni hanno sempre tenuto aggiornato il dossier Autonomia. Attilio Fontana è già pronto a chiedere otto materie.

 

 

Due “pesanti” come Sanità e Ambiente, per le quali la legislazione prevede già dei livelli minimi che si chiamano rispettivamente Lea a Lepta. Poi sarà la volta delle competenze che riguardano commercio con l’estero, previdenza complementare, professioni, protezione civile, rapporti internazionali e con la Ue, coordinamento con finanza pubblica e sistema tributario. (...)

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