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Tommaso Foti, "Aise? C'è chi attacca il governo per sostituirci..."

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Ci pensa il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti a spegnere i caldi bollori della sinistra: "Fra noi niente scontri sull'intelligence. Qualcuno magari coltiva speranze di mandarci via attraverso congiure", ha spiegato alla Stampa il deputato tornando sul delicato tema dei servizi segreti.

"Nel governo non è in atto nessuno scontro sui vertici dell'Aise. Ho letto fantasiosi retroscena, ma la tesi di una divergenza tra membri dell'esecutivo appare destituita di ogni fondamento", ha chiarito Foti che ha poi aggiunto che il ministro Crosetto: "Ho letto ieri, invece, che ha sottolineato la sua totale fiducia nell'Aise. E lo stesso ha fatto Alfredo Mantovano. C'è piena identità di vedute, quindi, tra Crosetto, Mantovano e il resto del governo. Non mi sembra ci sia altro da aggiungere".

 

In particolare, il ministro aveva contestato "in più di un'occasione mancate informazioni che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale". Questa "mancata cooperazione" non mi sembra sia definita dal ministro della Difesa in modo perentorio e assertivo", ha spiegato Foti per cui "mi sembra invece che sia, come sempre quando si fa un esposto, una valutazione di tipo interrogativo".

E ancora: "Non voglio prestarmi all'interpretazione delle parole del ministro Crosetto. La verità è che solo lui sa il modo in cui intendeva porre quelle questioni sul tavolo ed è sempre lui ad aver ribadito fiducia nei servizi. Se proprio devo dirlo, mi sembra semmai profondamente distorta l'interpretazione che i giornali hanno dato delle sue parole contenute in quell'esposto".

A chi gli chiede se lo scandalo dossieraggio abbia rafforzato, dentro Fratelli d'Italia, lo spettro di un complotto o è solo il frutto dell'operato di una mela marcia, Tommaso Foti è categorico: "È una vicenda che ha una rilevanza politica ben chiara e che non può essere sottaciuta. E ora c'è l'interesse a far sì che si vigili sui sistemi informatici e sui rischi che può correre il sistema democratico".

Per Foti, contro il governo "ci sono degli attacchi concentrici che lasciano supporre che qualcuno pensi di poter sostituire con una spallata il voto popolare. Ma lo sconsiglierei, a chi ci sta provando, perché si romperebbe solo la spalla", ha consigliato il deputato che anche aggiunto: "Sperano che il governo non vada via per elezioni, ma per congiure plurime". Per Foti le inchieste su Daniela Santanché, Giovanni Toti, Andrea Delmastro e le voci sull'indagine fantasma su Arianna Meloni "sono tutti casi diversi", ha risposto a chi gli chiedeva se ci fosse un problema con la magistratura. "Specie quello di Arianna Meloni, visto che la procura di Roma ha dichiarato di non aver aperto nessuna indagine su di lei. Ma con alcune decisioni so bene dove si può arrivare. È legittimo che i pm sostengano certe linee accusatorie, ma come per il caso Salvini, ad esempio, è altrettanto legittimo che sul piano politico quelle accuse risultino impossibili da comprendere".

 

 

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